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A. XVIII, n. 206, dic. 2024
Una rimpatriata tra vecchi amici,
tra il ricordo di un’amica suicida
e il mistero doloroso che li lega
di Alessia Rocco
Un libro edito da Edizioni creativa,
romanzo ricco di sentimenti forti
L’incontro di sei vecchi compagni di liceo che si ritrovano dopo molti anni nella casa di uno di loro, durante un week end di Pasqua. Come sempre accade in queste circostanze, la rimpatriata diviene l’occasione per tirare le somme della propria esistenza, paragonandola a quella degli altri, per fare il conto dei propri successi o, ancor di più, dei propri fallimenti. Ciascuno degli amici presenti mette a nudo, a poco a poco, col trascorrere delle ore, le ombre e le miserie della propria vita, facendo riemergere vecchi rancori, verità inconfessate persino a se stessi, malumori e invidie. Ma questa riunione tra persone che sono ormai estranee le une alle altre, nasconde qualche cosa di più. Questo è il punto di partenza de La settima invitata di Stefania Lusetti (Prefazione di Maria Giovanna Luini, Edizioni creativa, pp. 98, € 10,50). Il riferimento del titolo è a Gaia, la sorella minore di Alessandro, il padrone di casa, morta suicida durante l’ultima estate che i vecchi amici hanno trascorso insieme nello stesso luogo dove ora si ritrovano faccia a faccia.
Tutti loro sono stati invitati per svelare il mistero delle ragioni che hanno spinto la giovane Gaia a suicidarsi. E l’enigma si cela tra quelle persone, che non vogliono ricordare un così tragico evento, che ha segnato la loro giovinezza e distrutto irrimediabilmente la vita di Alessandro e della sua famiglia.
La soluzione del mistero
L’autrice utilizza una prosa fluida, mai prolissa, e riesce a tenere sapientemente alta la tensione emotiva che sfocerà nella soluzione finale. Tutto l’impianto narrativo è accuratamente strutturato in modo da coinvolgere il lettore e invogliarlo a seguire la vicenda come se si trattasse di un romanzo giallo.
La trama è semplice, eppure mai banale, sebbene abbastanza sfruttata dalla letteratura e dal cinema, che qui diventa il pretesto per scrutare le pieghe più riposte della vita di ciascun personaggio, ben tratteggiato con poche, brevi descrizioni. Interessante è la figura della voce narrante della storia, Roberta, che, durante questo week end pasquale a stretto contatto con il passato, attraverserà un vero processo di catarsi interiore, arrivando a sovvertire completamente la propria esistenza, per ripartire da se stessa e lasciare indietro le scorie di una realtà che non le appartiene più.
Alla fine, con la conquista della verità, i vecchi tormenti si acquieteranno e il passato si stempererà nella fuliggine del ricordo.
Qualcuno si affrancherà dalle proprie angosce e si aprirà ad accogliere nuove esistenze e nuovi modi di vivere, con la consapevolezza che quell’incontro tra vecchi compagni di scuola ha segnato per tutti l’inizio di un nuovo percorso.
Alessia Rocco
(www.bottegascriptamanent.it , anno IV, n. 34, giugno 2010)
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