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Anno IV, n. 30, febbraio 2010
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Home Page (a cura di Anna Guglielmi) . Anno IV, n. 30, febbraio 2010

Zoom immagine Testi bilingui
e l’aulò eritreo

di Paola Mazza
Da Sinnos editrice
temi interculturali
e contenuti sociali


«Libri bilingui scritti da autori immigrati per ragazzi italiani che hanno compagni di scuola stranieri e per ragazzi stranieri che hanno compagni di scuola italiani. Libri ponte tra storie, lingue, tracce di culture diverse». Libri che compongono la collana Mappamondi, all’interno della quale è proposto il testo Aulò, canto-poesia dall’Eritrea (Sinnos editrice, pp. 128, € 10,00).

Aulò significa canto, canto-poesia appunto. è un insieme di versi in rima, composti e recitati al fine di lodare, accusare, ricordare... Aulò è un’espressione popolare tipica dell’altopiano eritreo.

Il libro – scritto in italiano e in tigrino – raccoglie alcuni episodi della vita della sua autrice asmarina Ribka Sibhatu, narrati in un linguaggio e uno stile molto semplici.

Illustrazioni dal tratto stilizzato – realizzate dalla mano della scrittrice e di Marco Petrella – affiancano le parole dei racconti, accompagnandoci nell’immaginazione degli episodi narrati.

«L’Eritrea è un mosaico di etnie. Sono cresciuta tra musulmani che ci svegliano con le loro Allah uo akbar, l’invito alla preghiera mattutina, tra campanelline cattoliche e campane ortodosse». Ribka Sibhatu ci racconta, con la nostalgia con cui si ricorda un passato lontano nel tempo e nello spazio, dell’infanzia, del proprio paese, della famiglia, delle sue tradizioni nei loro aspetti non sempre positivi. Della gioventù, del dramma della guerra contro l’Etiopia, della prigionia dell’esilio, dell’arrivo in Italia. Un’Italia che da una parte chiama “mia” e che sente come la sua nuova casa, ma che dall’altra, mentre guarda le mura della città di Roma immaginandone la storia lontana, la fa riflettere sul fatto che «il passato è uguale al presente […] i nuovi “Neroni” sterminano la gente ogni giorno».

All’interno del libro troviamo poi alcune pagine dedicate a Canti, poesie, fiabe, indovinelli, proverbi della terra eritrea, che spaziano dalla storia della nazione, alle saporite ricette di alcuni piatti tipici della cucina tradizionale. Alla fine del testo vi è la sezione Mappapagine dove sono presenti informazioni riguardanti la comunità eritrea in Italia, dall’indicazione delle sedi diplomatiche a quelle di scuole, chiese, associazioni, ristoranti e la proposta di alcuni dischi o libri riguardanti la storia e la cultura eritree.

 

La lingua come importante strumento di incontro e di scambio

Fondamentale all’interno della collana di cui fa parte il testo è il tema della lingua.

Scrive Tullio De Mauro nel suo Seimila lingue nel mondo che introduce il racconto della Sibhatu: «Una lingua, voglio dire una lingua materna in cui siamo nati e abbiamo imparato a orientarci nel mondo, non è un guanto, uno strumento usa e getta. Essa innerva la nostra vita psicologica, i nostri ricordi, associazioni, schemi mentali […] è la condizione che ci permette come singoli di apprendere altre e nuove lingue e permette alla comunità di cui siamo parte di aprirsi alla conoscenza e al contatto di altre e diverse e nuove genti».

La collana difatti è costituita, come accennato, da libri scritti in due lingue, quella italiana e quella di origine dell’autore, che raccontano storie provenienti dai diversi paesi del mondo quali, per citarne alcuni, I muri di Casablanca (Marocco), Il colore della brace (Brasile), La mia isola (Polonia), L’aquilone bianco (Cina), Lei che sono io (Argentina), Orme sul mare (Albania).

 

Intercultura: il filo rosso delle scelte editoriali

La Sinnos è una cooperativa nata nel 1990 all’interno del carcere di Rebibbia in seguito all’incontro di volontari del Cidsi (Centro informazioni detenuti stranieri in Italia) e di alcuni detenuti che hanno iniziato a lavorare a un progetto comune. Oggi, passato ormai qualche anno da quei momenti iniziali, la cooperativa è cresciuta e continua a rivolgere la sua attenzione, tanto all’interno quanto all’esterno della struttura carceraria, alla trattazione di contenuti di interesse sociale.

Numerose sono le pubblicazioni e le collane della Sinnos, le cui scelte editoriali sono accomunate dal filo rosso dell’intercultura e di temi come i diritti umani, il rispetto degli altri e dell’ambiente.

Raccolte di illustrazioni, romanzi, saggi sono i suoi prodotti, rivolti soprattutto a un pubblico di bambini e ragazzi, ma anche di adulti e di «“giovani adulti” perché non perdano l’abitudine di pensare e di osservare criticamente il mondo intorno a noi...».

È possibile conoscere e ordinare i testi attraverso il vivace sito web (www.sinnoseditrice.com) ben strutturato e di semplice consultazione. Da qui si ha anche modo di conoscere i numerosi appuntamenti promossi dalla casa editrice: presentazioni di testi, fiere del libro e altre interessanti iniziative letterarie.

La Sinnos, inoltre, è sempre aperta a nuovi contributi (da inviare ai contatti opportunamente segnalati on line), purché naturalmente risultino in armonia con la linea editoriale, facilmente intuibile dai titoli in catalogo e dalle immagini evocative presenti sulle copertine.

Si tratta dunque di libri per i quali – in un contesto come quello attuale, caratterizzato dalla ricca presenza di bambini nati all’estero o nati in Italia da genitori stranieri – non si può che auspicare una crescente diffusione, nelle scuole e fuori di esse, ai fini di un sempre maggiore sviluppo interculturale.

 

Paola Mazza

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 30, febbraio 2010)

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