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Anno I, n° 3 - Novembre 2007
Repressione e potere: i monaci birmani oggi
e l’anarchico Schirru ieri, in periodo fascista
Si comincia con l’intervista ad Antonio Prestifilippo, responsabile delle pagine di Cultura e Spettacoli della Gazzetta del Sud. Bonaventura Scalercio gli ha rivolto tredici domande riguardanti vari temi: interrogato su critica letteraria e recensioni, Prestifilippo ha simpaticamente fatto notare che le stroncature dei critici sui giornali sono oggi in gran parte sparite, pur essendoci delle eccezioni di peso: «Antonio D’Orrico sul magazine del Corriere della sera, che in “venticinque parole” riesce ad essere velenosissimo ridicolizzando un autore». Riferendosi alle recensioni proposte sulla Gazzetta, diretta da molti anni da Nino Calarco, lo stesso Prestifilippo ha poi evidenziato che le scelta dei libri ha più motivazioni, quali le classifiche di vendita, il passa parola e la notorietà dell’autore. A queste aggiungiamo ovviamente l’importanza dell’argomento.
Interessante quello trattato da Giuseppe Galzerano, ossia la vita di un anarchico, Michele Luigi Schirru, il quale, secondo Carmine De Fazio che ha letto per noi il testo che la racconta, «ha pagato con la vita la sua bramosa voglia di libertà in un’Italia che gemeva sotto il giogo del fascismo». Il libro, edito da Galzerano, si fa apprezzare per la serietà del metodo usato e per lo stile dell’autore. Ugualmente apprezzabile, anche per la chiarezza, è il dizionario di arti grafiche pubblicato da inEdition editrice. Ce ne parla Francesca Rinaldi, che evidenzia il proposito dell’autore, Angelo Picciotto: «fornire un’adeguata informazione sui termini tecnici più in uso nel settore grafico e servire da stimolo per la creazione di una microlingua comune nel settore».
Un testo utile per comprendere un altro tema complesso è anche quello pubblicato da Editori riuniti e scritto da Maurizio Pallante, esperto di tecnologie ambientali. La bella recensione di Giuseppe Licandro ne coglie il punto centrale: la possibilità, auspicabile, di abbandonare l’attuale modello economico basato sul mercato globale. Ancora saggistica con un volume Rubbettino letto da Ennio Masneri. Il tema è quello dei flussi turistici in Italia e l’analisi tende a confrontare «i risultati della grande industria turistica italiana [dell’ultimo biennio] con quelli degli anni precedenti». Da segnalare
L’home page si chiude con un tema di grande attualità: la repressione subita dai monaci birmani. Lo affronta Ettore Masina che, dopo aver analizzato le diverse posizioni dei poteri forti nei confronti della nonviolenza, conclude con amarezza: «I potenti hanno vita lunga quando l’oppressione – di cui sono responsabili e il suo riferimento di Masina è in particolare alla Palestina – non fa più notizia per l’opinione internazionale».
I molteplici temi delle rubriche
Per Storia contemporanea, Andrea Vulpitta ci propone un libro scritto per Rubbettino da Marcello Villari. Vi si racconta la storia del bracciante “Mommo” Tripodi dai primi passi nella politica e nell’attività sindacale fino al Parlamento. Affettuosa
Nella rubrica Problemi e Riflessioni è ospitata una recensione di Clementina Gatto, che ha letto per noi un testo di Pino Stancari. In esso, pubblicato da Rubbettino, è trascritta la lectio compiuta dal padre gesuita sul libro biblico dei Numeri. Centrale nel testo stesso sarebbe, secondo la recensione, «il cammino: il popolo di Dio è allegoria dell’umanità, in cui ciascuno segna il suo tracciato individuale muovendosi all’interno della storia, senza che gli siano risparmiate cadute, accelerazioni e frenate brusche». Roberta Santoro, in Politica ed Economia, ci parla di un altro saggio Rubbettino: il tema è quello delle relazioni tra stato, imposte e società e ne è autore Marc Leory, ora professore di Sociologia ma, un tempo, ispettore delle… imposte.
Un libro edito da Lindau è ospite questo mese della rubrica Filosofia e Religioni: Arianna Calvanese riflette su uno scritto di René Rémond, autore scomparso da pochi mesi. Al centro della riflessione sono le radici culturali dell’Occidente, ed in particolare il cristianesimo. Rémond parte dalla frase emblematica di un filosofo: «Il cristianesimo ci rende la vita impossibile». Annalisa Pontieri propone una raccolta di cinque racconti per la sezione Letteratura: un piccolo libretto pubblicato da Tabula fati con
Due libri, editi rispettivamente da Lindau e da Aliberti, sono oggetto della recensione di Alessandro Tacconi in Comunicazione e Sociologia: il primo, a cura di Flavio Gregori, come il secondo, di Marco Spagnoli, analizzano la questione della repressione sociale, tema trattato magistralmente dall’opera di Anthony Burgess, Arancia Meccanica, nel quale era raccontata una storia poi conosciuta dal grande pubblico attraverso il film omonimo di Stanley Kubrick. Antonello Placanica ci riconduce ad ambienti italiani riflettendo, in Editoria varia, sul libro del giornalista Antonio
Per Civiltà letteraria, ancora Tacconi ci propone la storia del poeta Panagulis attraverso i suoi versi raccolti da Gian Paolo Serino e pubblicati da Aliberti Editore. Amaro il commento dell’autore della recensione, secondo il quale la vicenda di questo idealista greco, che fu compagno di Oriana Fallaci, non è stata certo presa a modello dai «politici speculatori […] che affrontano l’impegno in Parlamento come un mezzo per arricchirsi». Per la rubrica Un sito al mese Simona Corrente ha visitato per noi il sito di Amref-Italia (African medical and research foundation), un’associazione senza fini di lucro impegnata nel settore sanitario-umanitario nell’Africa Orientale. Tanti progetti, quelli portati avanti dalla stessa associazione che appena lo scorso anno ha festeggiato i suoi primi cinquant’anni.
Infine, una lieta notizia: Luigi Grisolia e Germana Luisi sono stati iscritti all'albo pubblicisti dell'Ordine dei giornalisti. Un augurio a loro da parte di tutta la redazione.
Non ci rimane, a questo punto, che salutare i nostri lettori dando appuntamento, come sempre, al prossimo numero, quello di dicembre in cui tanti altri libri e temi interessanti troveranno una degna accoglienza.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno I, n. 3, novembre 2007)