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Anno I, n° 2 - Ottobre 2007
Dalla violenza politica a quella familiare:
il libro come mezzo per dare voce al silenzio
Cominciamo questo nuovo numero di Bottega scriptamanent parlando segnalando un libro di Giovanni Belardelli sulla figura di Nello Rosselli, uno dei due fratelli uccisi dalla brutalità fascista. Secondo Bonaventura Scalercio, che ha letto per noi il testo Rubbettino, l’autore, nel tracciare la vita dell’intellettuale attento all’evoluzione del movimento operaio, presenterebbe una propria tesi secondo cui il regime di Mussolini fu contraddittorio in quanto, da una parte, sembrò moderato, permettendo a Rosselli di andare all’estero pur sapendo degli incontri col fratello Carlo, che era un fuoriuscito politico e dall’altra, fu repressivo, come dimostrerebbe appunto l’assassinio dei due fratelli.
Dalla violenza politica a quella di tutti i giorni: storie di violenza in famiglia e nella scuola nel romanzo di Maria Barresi edito dalle Edizioni Solfanelli. Attraverso la scrittura, intesa come atto liberatorio, l’autrice, secondo la lettura di Simona Gerace, ribadisce il coraggio di mettere a nudo la mentalità e il costume che rendono impuniti certi misfatti consumati nel silenzio.
Se la violenza, in altre occasioni, è stata associata allo sport più amato dagli italiani, il calcio, con riferimento agli scontri che a volte avvengono sugli spalti, non sembra esserlo nel bel testo di Giuseppe Licandro e Rino Tripodi, i quali attraverso una ministoria della squadra di calcio di cui sono tifosi,
Nei dibattiti televisivi, oggi sicuramente più seguiti di quelli parlamentari, i temi legati alla genetica moderna sono da alcuni affrontati come se l’intervento della scienza costituisse una sorta di violenza sulla natura umana. Attraverso quattro parole chiave (conoscere, prevenire, curare, modificare) Marianna Gensabella Furnari, curatrice di un libro molto tecnico, edito da Rubbettino e letto per noi da Federica D’Amico, ci guida indicandoci le direzioni verso cui sembrano tendere le problematiche etiche legate a questo discusso ambito del sapere.
Si parla ancora di violenza nel volume edito da Giulio Perrone con
L’home page si chiude con un giallo scritto da Carmine Ortale e edito da Pellegrini. Ne parla Roberta Santoro, che sottolinea come la storia, che a primo acchito sembra essere un leggero romanzo sentimentale, assuma fattezze inaspettate iniziando «pian piano a colorarsi di qualche accento più scuro, piccoli segnali, in un primo momento indecifrabili, ma che poi si sveleranno come tasselli fondamentali per questo suggestivo puzzle».
Il mondo, sempre vario, delle rubriche
Dopo averci parlato della squadra di calcio reggina, Pontieri , per Storia contemporanea, risale la penisola fino alle zone del Trentino Alto Adige. In un libro edito dall’Associazione “La fabbrica del tempo”, a cura di Christoph von Hartungen, Fabrizio Mori e Tiziano Rosani, ha infatti trovato ulteriori elementi storici, utili ad illuminare la cosiddetta “questione altoatesina”. I curatori ci ricordano come il regime fascista si sia posto l’obiettivo di riuscire in breve tempo a liberare l’Alto Adige da ciò che essi giudicavano una recente infarinatura “teutonica” per riportarlo così al suo originario carattere “romano”.
Ancora fascismo: Alessandra Morelli ci riporta, in Politica ed Economia, le tesi espresse da Simona Giustibelli in un testo Rubbettino, secondo cui il regime, negli anni Trenta, elaborò una sorta di progetto antieuropeo, una visione dell’Europa ispirata ai propri valori.
Per Problemi e Riflessioni, Clementina Gatto ha letto un altro testo Rubbettino curato da Emanuele Lelli, per il quale lo studio dei proverbi può offrire un «bagaglio sapienziale dell’Uomo [...] che finalmente getti un ponte solido e sicuro tra le culture, superando vincoli di tempo e di spazio che troppo spesso hanno ostacolato [...] la comunicazione tra i popoli».
Collocata in un tempo molto lontano è la figura di S.Francesco di Paolo, la cui biografia è delineata da Manuela Tulli in un libro edito da Laruffa. Per Filosofia e Religioni lo ha letto Raffaella Ateniese che ha voluto sottolineare il linguaggio chiaro e semplice usato dall’autrice.
Un’altra Ateniese, ma questa volta Francesca, occupandosi di Letteratura, ci introduce nel mondo della fantasia. Lo fa recensendo un testo scritto da Renata Vecchio per l’editore Massa. L’autrice avrebbe messo su carta « le emozioni che affiorano dai suoi ricordi allegri e tristi vissuti da bambina, dalla nostalgia della sua terra natia che è
Per Comunicazione e Sociologia Tacconi ci riferisce di un saggio di Claire Vassé sull’importanza del parlato nell’arte cinematografica di oggi. Si tratta di un agile volumetto ricco di spunti, in cui «si scoprono più reticenze rispetto al parlato di quante ce ne si potrebbe immaginare da parte di celebri registi».
Nella rubrica Critica letteraria, si parla di una raccolta di racconti di Sergio Sozi edita da Valter Casini. Lo fa Marco Gatto, secondo il quale «il riferimento del nostro autore è, senza alcun dubbio, sia da un punto di vista stilistico, che contenutistico, e saremmo tentati di aggiungere pur filosofico, il gran lombardo della letteratura italiana, Carlo Emilio Gadda». Ancora Gatto affronta, nella rubrica Civiltà letteraria, l’ultimo libro di Graziella Tonfoni, autrice di un innovativo metodo saggistico. Afferma Gatto: «In fondo a questo libro sorge, in conclusione, un sogno: quello del testo completamente compreso».
Carmine De Fazio, nel vasto mondo dell’Editoria varia, sceglie di parlarci di musica come forma di dissenso sociale. In particolare il rock hardcore è assunto come modo di esprimere gli impulsi ribelli di un’intera generazione. Il testo di riferimento ha come autore Tommaso Franci ed è stato pubblicato da Arduino Sacco.
Anche questo mese abbiamo poi scelto di visitare un sito Internet. Lo ha fatto per noi Simona Corrente. Il sito in questione è quello di Prospettiva editrice, fondata nel 1999. Vi abbiamo trovato tanto materiale: libri, riviste e collane, ma anche concorsi ed iniziative.
Insomma, come sempre, tanti libri e tanti temi. Tanti come saranno quelli di cui vi parleremo nel prossimo numero.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno I, n. 2, ottobre 2007)