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Direttore editoriale: Maria Ausilia Gulino
Monica Murano
Anno III, n° 17 - Gennaio 2009

che racchiude
sogni e saperi
di Maria Paola Selvaggi
La Inedition convoca i lettori
per un magico compleanno
su un pianeta molto bizzarro
Fiaba e favola sono due forme narrative antiche, derivanti presumibilmente da una evoluzione dei racconti popolari e ricche di elementi mitologici.
I due termini sono generalmente usati come sinonimi, anche se tra le due c’è in realtà una differenza, sia nella struttura narrativa che nel contenuto.
Nel tempo entrambe hanno subito dei cambiamenti per rispondere alle nuove esigenze della società, ma non sono mutate le caratteristiche basilari che le hanno rese essenziali per la crescita dei bambini, a cui generalmente si ritiene siano rivolte.
Tutti possiamo ricordare di aver ascoltato qualche fantastico racconto e seguito i suoi mitici personaggi, ma forse non ci rendiamo conto di quanta importanza quelle narrazioni hanno avuto nel nostro percorso evolutivo.
Quei racconti hanno acceso la nostra capacità d’immaginazione ed hanno preso vita davanti ai nostri occhi di fanciulli; hanno contribuito al nostro sviluppo emotivo, intellettivo e sociale; ci hanno permesso di capire tutto quello che avevamo intorno e di prendere coscienza di noi stessi, delle nostre attitudini; ci hanno insegnato quanto sia importante seguire una morale di comportamento; ci hanno fatto conoscere il bene ed il male, senza nascondere la loro stretta relazione e la loro presenza in ogni individuo.
La narrazione rispondeva al nostro desiderio di avventura, di fantasia, di sogno. Crescendo abbiamo perso quelle fonti preziose, perché ormai convinti di essere troppo grandi per certi racconti semplicistici, e quindi la possibilità di scaricare per loro tramite le pressioni interiori.
La fiaba, un genere non vietato ad un pubblico adulto
Con il suo testo, Il pianeta Blu Myosotis (Inedition, pp. 68, € 12,00), Annaraffaella Farao mostra invece come, spesso, una fiaba possa essere ricca di informazioni interessanti e quindi adatta anche agli adulti.
L’autrice narra un momento particolare della vita di Bellatrix, ragazzina centenaria che vive su un piccolo pianeta, alla quale la nonna Lyra vuole organizzare una grande festa di compleanno.
Bellatrix è una bambina particolare, «era venuta alla luce fra le tartarughe marine dell’Isola della Sorpresa, ma non vi aveva mai fatto ritorno. Non aveva mai conosciuto il blu profondo dell’oceano e la vita intensa sommersa da tonnellate d’acqua salata. Lei che non parlava d’altro che di scoprire quel luogo». Il suo nome richiama la stella Gamma Orione che, «appartenente alla costellazione equatoriale di Orione, è visibile in inverno e all’inizio della primavera».
L’autrice ha scelto, infatti, di utilizzare nomi di costellazioni e stelle, ma anche di alimenti, animali, luoghi e piante, inserendo in coda al testo un glossario per spiegare la loro provenienza.
Il racconto è sicuramente molto fantasioso, è ambientato sul piccolo pianeta abitato dalla protagonista, ma richiama diverse zone dello spazio siderale, da cui provengono i personaggi interpellati da Lyra per rallegrare la festa di «compledecanno». Gli invitati provenienti dalla Terra giungono al ricevimento salendo una lunga scala di fili di seta, realizzata appositamente. Il party offre ogni possibile leccornia: fontane di caramello mou e cioccolata, mashmallows multicolori, frutta candita, babà, montagne di gelato, bignè ecc.
A passeggio nella festa della fantasia
Lo spettacolo è assicurato da strani individui invitati dalla nonna: Bombyx, ingaggiato per «tessere degli aquiloni in seta fluorescenti per creare un balletto aereo colorato»; Alamak, «affascinato dagli uccelli dal piumaggio multicolore delle contrade lontane; percorreva il pianeta in lungo e in largo e aveva stabilito legami d’amicizia con calai, are, tucani, paradisee dalle sette penne, jabirù, portati dal Brasile, dall’Africa o dalle isole del Pacifico meridionale, tutti uno più sfavillante dell’altro», il cui compito è di realizzare con questi animali uno spettacolo per divertire i bambini; Schedir, incaricato di «preparare tutti i fuochi d’artificio per la serata» ed inoltre «le ghirlande di stelle filanti e i palloni trasparenti con le lucciole; così le nottiluche lampeggiando forniranno un’illuminazione ulteriore alla pista dove si esibirà ciascun artista»; infine Gemma, che è «capace di fare bolle di chewing-gum giganti, ma la particolarità è che lei riesce a dar loro forme strane, d’animali, piante o fiori». Insomma un festeggiamento da sogno che ogni bambino desidererebbe.
Esaminando questa breve fiaba si può notare la mancanza di una personificazione del male, generalmente riscontrabile in questo tipo di narrazioni che non nascondono l’esistenza di tale elemento negativo, ma lo considerano parte dell’essere umano.
Possiamo comunque evidenziare una trasformazione di questa particolare caratteristica, nella negatività casuale che crea disastri durante i festeggiamenti per Bellatrix.
In definitiva, possiamo affermare che questo testo propone una versione leggermente diversa della fiaba tradizionale, evidenziando gli aspetti fantastici e attenuando l’elemento negativo, forse per rispondere alla crescente necessità di evasione della società odierna, apparentemente sempre più afflitta da avvenimenti funesti.
Maria Paola Selvaggi
(www.bottegascriptamanent.it, anno III, n. 17, gennaio 2009)
Elisa Calabrò, Mariangela Monaco, Maria Paola Selvaggi, Tiziana Selvaggi
Giulia Adamo, Lalla Alfano, Mirko Altimari, Valeria Andreozzi, Simona Antonelli, Marta Balzani, Claudia Barbarino, Valentina Burchianti, Paola Cicardi, Guglielmo Colombero, Francesca Commisso, Simona Corrente, Giulia Costa, Alessandro Crupi, Sebastiano Cuscito, Simone De Andreis, Marina Del Duca, Barbara Ferraro, Anna Foti, Maria Franzè, Annalice Furfari, Simona Gerace, Barbara Gimigliano, Valeria La Donna, Giuseppe Licandro, Anna Teresa Lovecchio, Rosella Marasco, Francesca Martino, Francesca Molinaro, Mariflo Multari, Paola Nuzzo, Sara Parmigiani, Anna Picci, Mariastella Rango, Marilena Rodi, Roberta Santoro, Marzia Scafidi, Fulvia Scopelliti, Alessandra Sirianni, Alba Terranova, Raffaella Tione, Filomena Tosi, Laura Tullio, Monica Viganò, Andrea Vulpitta, Carmine Zaccaro
Margherita Amatruda, Natalia Bloise, Pierpaolo Buzza, Elisa Calabrò, Rita Felerico, Daniela Graziotti, Anna Guglielmi, Maria Ausilia Gulino, Luisa Grieco e Mariangela Rotili, Mariangela Monaco, Monica Murano, Angela Potente, Francesca Rinaldi, Maria Paola Selvaggi
Elisa Calabrò, Guglielmo Colombero, Simona Corrente, Alessia Cotroneo, Marina Del Duca, Rita Felerico, Anna Foti, Eliana Grande, Daniela Graziotti, Maria Ausilia Gulino, Carmela Infante, Luigi Innocente, Luisa Grieco e Mariangela Rotili, Francesca Molinaro, Mariangela Monaco, Alessandra Morelli, Mariflo Multari, Monica Murano, Angela Potente, Roberta Santoro, Maria Paola Selvaggi, Silvia Tropea, Andrea Vulpitta