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Monica Murano
Anno II, n° 16 - Dicembre 2008
Il mito di Cassandra: quando
realtà e mitologia si legano
nella quotidianità. Cossiga,
un “vecchio” della politica
di Marilena Rodi
Rubbettino propone confessioni
e vaticini del presidente emerito
Cassandra, figura mitologica greca, figlia del re di Troia Priamo e detentrice del dono della preveggenza, nell’immaginario collettivo viene associata alle persone che profetizzano eventi disfattisti; galeotta fu la condanna impartita da Apollo alla giovane – di profetizzare e mai essere ascoltata – che aveva coraggiosamente rifiutato il suo amore. Altro destino, seppur parallelo, pare aver percorso
Cassandra-Pizia, ego-alter ego del presidente emerito
Si sente un po’ Cassandra un po’ Pizia Francesco Cossiga, che, sul calare del 2005, aveva dichiarato: «Dal 1° gennaio 2006 non mi occuperò più di “politica militante”, né con attività, né con parole, né con scritti. Non mi occuperò di politica, salvo lo impongano imprescindibili motivi di coscienza etica […]» continuando «nella vita vi è un tempo per operare ed un tempo per meditare e prepararsi a morire nella pace del Signore ed in amicizia con Lui». Ma si sa, non sempre i buoni propositi corrispondono ad altrettante azioni. Dopo quell’annuncio, Cossiga ha continuato comunque a parlare e a scrivere di attualità politica intervenendo a tavole rotonde, a dibattiti televisivi e radiofonici concedendo, altresì, interviste sui temi banditi. “Intromissioni” di un certo tipo sarebbero riconducibili a quegli «imprescindibili motivi di coscienza etica»?. Dotato di capacità di osservazione acuta e cristiana modestia, incline alla battuta ironica e pronto a favorire scuse pubbliche, Cossiga spesso è stato tacciato di follia; una personalità complessa suscettibile di amori e dissapori. «Ma io non sono matto. Io faccio il matto. È diverso… […] io sono il finto matto che dice le cose come stanno» (da Il Foglio, 27 maggio 2006).
Viaggio nell’ideologia del “picconatore”
Il primo capitolo è dedicato a La sardità, un concetto non facilmente intuibile per chi sardo non è. Riferendo peculiarità tipiche della sua terra, il presidente tratteggia i riti superstiziosi e le fantasie di un popolo incline alle profezie e alle credenze folcloristiche. Ricorda l’incanto dell’autonomia del vecchio Ducato di Savoia, caduto a favore del nuovo Regno di Sardegna, e la stranezza dei sardi nel votare unilateralmente a sostegno della realtà che veniva configurandosi. Una terra dove «non si dice “rubare il bestiame”, ma “truvare sa roba”, cioè “far camminare la roba”» e dove la vendetta è azione alla quale un uomo d’onore non può sottrarsi. In questo capitolo Cossiga racconta le sue origini miste, tra borghesia e piccola nobiltà, la fanciullezza e i miti infantili appartenuti alla famiglia democratica, antifascista, repubblicana e autonomista sarda. Non perde occasione, l’autore, per puntualizzare la sua educazione in parrocchia-oratorio, diversamente da Romano Prodi, in parrocchia anch’egli, ma in «odore di sagrestia!». Nel secondo capitolo, Alias, vengono riproposti gli alter ego di Cossiga, nomi con i quali firma articoli e interviste e che diventano emblematici della contraddizione del suo pensiero. Uno di questi è Franco Mauri, ispirato al nome completo, Francesco Maurizio, e con il quale su Libero del 2003 dichiara il suo mito politico, Palmiro Togliatti. Fa sorridere altresì la vignetta di Forattini riportata in copertina: un Cossiga vestito da magistrato al banco degli imputati che proclama: «Sono per il no, ma per non interferire, voterò sì». Il terzo capitolo, Comunismo & Co. racchiude la filosofia cossighiana: “Odi et amo”. L’autore sostiene che «la grandezza oscura del comunismo è questa: il comunista vero non deve avere né padre, né madre, né fratelli». Durante
Questione di morale
Nei capitoli successivi Cossiga si sofferma sulle questioni etiche, morali e religiose che derivano da argomenti scottanti come l'Islam, Israele e gli ebrei. Da cattolico convinto, l'autore torna sulla questio "Allah-Dio", tema spinoso, che anche Benedetto XVI durante la lezione di teologia di Ratisbona, non contribuisce a chiarire. Per Cossiga l'Islam è certamente religione, ma si lega strettamente al fondamentalismo e alle azioni terroristiche anti-occidentali: «Ma si tratta davvero di terrorismo o è, piuttosto, la legittima reazione dei musulmani ad un Occidente che li ha colonizzati […] volendo imporre la democrazia nei loro paesi?». Sull’etica prende di mira il referendum sulla fecondazione assistita e le unioni di fatto. Chiama a riflessione, nel febbraio 2007 sulle pagine de Il Tempo, gli “amici” della sinistra: «[…] voi cattolici italiani, obbedirete o voterete lo stesso il disegno di legge Pollastrini-Bindi in nome del principio della laicità della politica?». L’ultimo capitolo è dedicato ai tanti vaticini profetizzati dal presidente, «alcuni avveratisi, altri no, altri ancora da vedersi», come recita il sottotitolo. Con impeccabile ironia e voglia di rivelare la politica italiana nel quadro internazionale, Francesco Cossiga si racconta attraverso gli articoli e le missive pubblicate sulle testate giornalistiche, a botta di “picconate”.
(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 16, dicembre 2008)
Mariangela Monaco, Maria Paola Selvaggi, Tiziana Selvaggi
Giulia Adamo, Lalla Alfano, Mirko Altimari, Marta Balzani, Claudia Barbarino, Letizia Bognanni, Valentina Burchianti, Paola Cicardi, Guglielmo Colombero, Francesca Commisso, Simona Corrente, Giulia Costa, Alessandro Crupi, Sebastiano Cuscito, Marina Del Duca, Barbara Ferraro, Anna Foti, Maria Franzè, Annalice Furfari, Simona Gerace, Barbara Gimigliano, Anna Guglielmi, Valeria La Donna, Alessandra Liberati, Giuseppe Licandro, Anna Teresa Lovecchio, Francesca Martino, Francesca Molinaro, Mariflo Multari, Sara Parmigiani, Alessandra Parravicini, Simona Pastore, Luca Peirano, Anna Picci, Valeria Pomponi, Mariastella Rango, Marilena Rodi, Roberta Santoro, Marzia Scafidi, Fulvia Scopelliti, Alessandra Sirianni, Alba Terranova, Filomena Tosi, Laura Tullio, Monica Viganò, Andrea Vulpitta, Carmine Zaccaro, Alessandra Zoboli
Margherita Amatruda, Natalia Bloise, Pierpaolo Buzza, Anna Guglielmi, Luisa Grieco e Mariangela Rotili, Mariangela Monaco, Angela Potente, Francesca Rinaldi, Maria Paola Selvaggi
Margherita Amatruda, Monica Baldini, Letizia Bognanni, Vincenza Cattafi, Simona Corrente, Federica D'Amico, Rita Felerico, Annalice Furfari, Daniela Graziotti, Luigi Innocente, Luisa Grieco e Mariangela Rotili, Fulvio Mazza, Francesca Molinaro, Mariangela Monaco, Monica Murano, Anna Picci, Angela Potente, Mariastella Rango, Marilena Rodi, Roberta Santoro, Maria Paola Selvaggi, Gaetanina Sicari Ruffo, Alessandro Tacconi, Giulia Tedesco, Silvia Tropea