Un progetto particolarmente curato e ricco di contenuti quello di Canio Loguercio, multimediale e multisensoriale, che include libro, compact disc e Dvd. Un viaggio interiore personale e condiviso, un racconto che raccoglie varie e differenti testimonianze. Una preghiera a più voci, con più registri linguistici ed espressivi. Poesia, musica, sonorizzazioni, prose dai tratti poetici, canto: così tanti “tipi di fiati” contiene l’uomo, l’essere fatto di tanta carne, tanta sanguigna materia che ribolle incessantemente. Proteiforme questo laico Miserere. Preghiere d’amore al netto di indulgenze e per appuntamento, pubblicato da Squilibri editore (€ 19,00, pp. 92).

Ma non basta! Perché il regista di questa affascinante idea ha trovato il modo di ampliare la gabbia dei linguaggi, che sono propri di ciascun mezzo utilizzato. Egli è rinomato come autore, ma anche come interprete di bio-installazioni sonore, sempre in cerca di sintesi tra tradizione napoletana ed elettronica, barriere mentali e architettoniche, fotografia e movimento, spazi intimi e industriali, poesia e tecnologia.

In questo suo Miserere la polpa non è più solo polpa cartacea. La musica non è solo serie di note su pentagramma. Il video non è solo una sceneggiatura a cui si attaccano fotogrammi.

Il libro contiene i testi e le liriche, cantate e letti da attori, poeti e cantanti che si sono raccolti nel corso di molti incontri. Perché il progetto di Loguercio è stato anche e soprattutto performance itinerante. Il Miserere è andato in processione per l’italica penisola. Ha incontrato pubblico e compositori, che si sono uniti ognuno con una propria preghiera, con un proprio personale contributo.

Un coro possente e affascinante

Dolore, apocalisse del corpo fisico e meccanico, speranze infrante, contemporaneità straniante. Certo tutto questo è raccontato, ma anche molto altro. Anche ciò che lo stesso Loguercio non aveva previsto, perché hanno preso parte al suo progetto alcune delle voci più intense e originali di oggi.

Le tappe di questo Miserere raccolgono frammenti, schegge, lamenti che rendono il coro ancora più possente, inquietante e affascinante. Gabriele Frasca, Rosaria Lo Russo, Tommaso Ottonieri, Enzo Mansueto, Sara Ventroni e Lello Voce entrano con calma, senza fretta, senza accalcarsi, consci che il loro posto ci sarà per un’eternità vissuta nel momento presente.

L’autore accoglie questi compagni di viaggio con gratitudine, un disegno in cui anche altri trovano la ragione del proprio scrivere e sentire. Così accanto alle composizioni poetiche ecco le intense serenate come Guapparìa e Voce ’e notte.

è la musica. Il canto che si alza per i vicoli stretti di un paese di provincia dell’Italia centromeridionale, oppure nel labirinto di acciaio cariato di uno stabilimento Italsider. Cupole di canti e suoni cristallini prendono forma grazie a straordinari interpreti come l’intensa Maria Pia de Vito, la tromba notturna e il flicorno di Paolo Fresu, le tastiere di Rocco De Rosa e l’immancabile Canio Loguercio con le sue chitarre, tastiere, tamburelli e programmazioni sonore.

Ulteriori contributi dell’ “opera-itinerario”

Sulla terza di copertina del libro si apre un’altra cupola visionaria: il Dvd dal titolo Un pellegrinaggio. In esso sono stati raccolti vari contributi: Miserere Cantus, il video girato allo stabilimento Italsider, un Dietro le quinte, l’intervista al videomaker Antonello Matarazzo e un ultimo video dal titolo A sua immagine.

Rappresentazioni dolenti e sfolgoranti quelle di Matarazzo? Forse. Sono frammenti di emozioni che sostengono un percorso penitenziale, il cammino esistenziale di esseri umani che inseguono una guida cieca e non per forza sapiente.

Un libro multiplo assolutamente da consigliare, regalare, sottrarre agli scaffali e da far circolare il più possibile.

Non lasciatelo stare fermo mai! I giovani e gli adulti della nostra "Italietta" hanno bisogno di opere di questo genere, per le ragioni sopra indicate, ma anche per una molto più materiale, quindi in pieno accordo con il tempo in cui viviamo: il prezzo di copertina davvero esiguo, per quella che può e deve essere considerata un’opera d’arte contemporanea e, al tempo stesso, popolare a tutti gli effetti.

Un progetto editoriale che piacerà ai lettori di poesie, agli appassionati di ottima musica d’autore e a chi ama le arti visive. Di più non è dato chiedere, se non fare ammenda per il mancato acquisto.

Alessandro Tacconi

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 16, dicembre 2008)