Homepage - Accesskey: alt+h invio
Editore: Bottega editoriale Srl
Società di prodotti editoriali, comunicazione e giornalismo.
Iscrizione al Roc n. 21969.
Registrazione presso il Tribunale di Cosenza
n. 817 del 22/11/2007.
Issn 2035-7370.

Privacy Policy

Direttore responsabile: Fulvio Mazza
Direttore editoriale: Mario Saccomanno
A. XIX, n. 210, apr. 2025
Sei in: Articolo




Civiltà letteraria (a cura di Anna Guglielmi) . Anno II, n° 12 - Agosto 2008

Zoom immagine Un’amicizia
da leggenda

di Valentina Alfarano
Un romanzo Falzea
narra le vicissitudini
di un giovane gruppo


Una Calabria magica fa da sfondo a Più profondo del mare di Carmelo Santonocito (Falzea editore, pp. 296, € 13,00), storia in bilico tra presente e passato. Attraverso il profumo di racconti antichi e sconosciuti si assapora la dolcezza di un presente ancora impregnato di magiche atmosfere lontane. La vera protagonista del romanzo è Rhegion, l’attuale Reggio Calabria terra incantata, patria di affascinanti leggende, la quale ospita nel suo ventre le vicende di alcuni fanciulli le cui vite lontane, ma nello stesso tempo, parallele, s’intrecciano indissolubilmente.

Con dovizia di particolari viene descritta l’affascinante cittadina in tutto il suo splendore, facendone riaffiorare e riscoprire la sua bellezza, maestosa sovrana di un passato glorioso, terra ospitale calda, dorata, orgogliosa. Il romanzo racconta le vicende di una comitiva di giovani greci, contrapposte alla quotidianità vissuta da un gruppo di ragazzi dei “tempi moderni”.

E sono proprio le vite parallele, i sogni e le speranze di questi giovani che animano il racconto, che riportano in vita un mondo antico, un ieri intriso di onori, doveri ma anche di svago, fratellanza, ironia che ben si amalgama con un oggi altrettanto aperto all’amicizia, alla solidarietà, alla voglia di conoscenza.

 

Vite intrecciate

Il romanzo si apre con la descrizione di una tipica rimpatriata tra amici di vecchia data in un’assolata giornata di fine estate nella rada di Calamizzi. Affascinati da un’antica leggenda Carmelo, Antonio, Domenico e Fabio, appartenenti alla Reggio dei giorni nostri, partono alla ricerca di una chiesa sommersa nei pressi di Punta Calamizzi. La loro esplorazione li conduce, però, in tutt’altra direzione e i ragazzi si ritrovano fra le mani un misterioso bucchero etrusco contenente oggetti imbevuti di un passato prezioso. Grazie a questa meravigliosa scoperta vengono riportati alla luce intimi segreti di vite passate, immerse in un modo di vivere a noi lontano.

Polinice, Hai, Falaride, Cratilo sono un gruppo di ragazzi greci la cui vita è scandita dai gloriosi valori del loro tempo: il rispetto verso gli dei, gli onori di una vita dedicata alla battaglia, la responsabilità derivante dai doveri alle soglie dell’età adulta. Attraverso il loro sguardo viene riportata alla luce la Rhegion del V secolo a.C. guidata da Anassilao, monarca benevolo e risoluto, immortalato negli ultimi anni del suo governo tirannico.

La penna dello scrittore, con garbo, catapulta il lettore attraverso la quotidianità di un mondo antico. Con ironia e determinazione i ragazzi svolgono i loro compiti quotidiani: i turni di guardia e veglia, svolti sotto l’osservazione benevola del loro capo Archia, i compiti che si addicono a un bravo cittadino dell’epoca, la partecipazione alle gare svolte in onore degli dei.

Anche l’amore acquista un’importanza rilevante all’interno di questo romanzo. Viene, infatti, narrato l’affetto che lega Polinice a Sethra, una giovane ragazza etrusca, arrivata da una terra lontana in visita alla città.

Grazie alla presenza di un vecchio saggio, Lisimaco, guida ed esempio per tutti gli abitanti di Rhegion, il lettore si addentra maggiormente in quella che era la filosofia e lo stile di vita caratterizzanti quel periodo.

Nonostante l’immensa distanza che separa i giovani appartenenti a due epoche diverse, «volti sconosciuti ma fraternamente amici» si scoprono, s’incontrano a vicenda, come solo sa fare chi è capace di amare e sognare e così sfida i secoli e i tempi memorabili.

Il romanzo, oltre a restituire una minuziosa ricostruzione storica della città, offrendo la possibilità di assaporarne l’atmosfera, celebra l’amicizia, la fratellanza, l’affetto e la purezza di cuore di chi sa amare e sognare, di chi ha rispetto della vita, del cosmo intero e con questa innocenza si allontana dalla ricchezza e dal potere che portano alla rovina.

Il racconto si propone come un inno che esalta la conoscenza, il rispetto verso il passato e la saggezza che ne deriva. L’autore fa vivere con grazia e naturalezza l’intrecciarsi di vite che insieme ritrovano «il loro essere profondo, sospesi in un attimo di eternità, insieme».

 

Valentina Alfarano

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 12, agosto 2008)

 


Numero commenti: 1
Collaboratori di redazione:
Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT