Società di prodotti editoriali, comunicazione e giornalismo.
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Registrazione presso il Tribunale di Cosenza
n. 817 del 22/11/2007.
Issn 2035-7370.
ANNO I, n° 0 - Agosto 2007
Una nuova rivista di cultura per dibattere
le idee e scoprire nuove professionalità
«Non riesco a saziarmi di libri. E sì che ne posseggo un numero probabilmente superiore al necessario, ma succede coi libri come per le altre cose: la fortuna nel cercarli è sprone ad una maggiore avidità di possederne». Con la citazione di queste acute riflessioni del Petrarca, esordiva cinque anni fa l’editoriale del primo numero di Scriptamanent (www.scriptamanent.net. Rivista di cultura e libri della Rubbettino editore), esperienza alla quale questa nuova iniziativa vuole ricollegarsi idealmente. E non potrebbe essere diversamente dal momento che a dirigerne e a coordinarne i lavori saranno rispettivamente lo scrivente e Luigi Grisolia, già direttore responsabile, il primo, e coordinatore, il secondo, di quella (il primo dalla fondazione, Grisolia nella fase più recente). Tale rivista, vogliamo rammentarlo, ha avuto un sensibile successo (Google, con le sue decine di migliaia di citazioni, docet) nell'ambito culturale italiano anche, e soprattutto, grazie ai vari colleghi che, nelle diverse fasi, hanno fornito un forte contributo.
Un’eredità a dir poco gradita
Oltre al citato Grisolia ricordiamo, innanzi tutto Rino Tripodi che fu, assieme a chi scrive, il fondatore vero e proprio della rivista. Ma Ricordiamo anche – fra i vari colleghi che hanno dato un impulso particolarmente fattivo, Carmela Dromì, Marco Gatto, Sonia Vazzano, Annalisa Pontieri, Loredana Leone, Maria Gulino, Silvia Tropea e fra i più recenti: Emanuela Catania, Giorgia Martino, Giuseppe Martino, Alessandra Morelli, Deborah Muscaritolo, Angela Potente e, soprattutto, Bonaventura Scalercio.Il titolo stesso della nuova rivista, Bottega Scriptamanent, valorizza esplicitamente il riconoscimento di quest’eredità a dir poco gradita. Sempre il titolo richiama inoltre il nome di Bottega editoriale (www.bottegaeditoriale.it), l’agenzia che opera nel campo dei servizi editoriali (appunto), della comunicazione e del giornalismo, che ne è l’editore (senza Bottega editoriale non esisterebbe, cioè, la rivista di cui lo scrivente ha l’onore di firmare il presente editoriale).Molti degli autori presenti sulle nostre pagine on line sono tra quelli che animarono Scriptamanent. Lo spirito sarà lo stesso: quello del dibattito aperto di idee e tesi, anche diverse, e quello della scoperta e del lancio di nuove professionalità.La “vecchia” Scriptamanent è stata una vera e propria palestra per numerosi giovani (e meno giovani). Diversi di loro sono infatti diventati, grazie alla rivista stessa, giornalisti. Ricordiamo Mirko Altimari, Luigi Ambrosi, Angela Luisa Garofalo, Bruno Giurato, Attilio Lauria, Veronica Longo, Concetta Rando, Dora Anna Rocca, Rino Tripodi, Sonia Vazzano e (prossimamente) Marco Gatto, Luigi Grisolia, Germana Luisi e Annalisa Pontieri. La “nuova” Scriptamanent che avete ora sotto gli occhi proseguirà su questa linea di continuità e sperimentazione.
Un tuffo veloce (o quasi) nella nuova rivista
Questa nostra nuova esperienza comincia con Francesca Viscone, autrice di un’appassionata recensione al saggio, pubblicato dall’editore Pellegrini, che ha come autori Nicola Gratteri e Antonio Nicaso. Il primo è sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, impegnato da tempo nella lotta alla ’ndrangheta, il secondo è giornalista e già autore di alcuni libri sulla criminalità organizzata. Il testo si sofferma sullo sviluppo della ’ndrangheta da struttura a dimensione agropastorale a vera e propria “holding” del crimine. Incalzante, al termine della recensione, l’intervista a Nicaso in cui
De Fazio ci presenta tre libri editi da Rubbettino. Il primo è scritto da Franco Debenedetti, il quale riflette sulle possibili soluzioni normative del conflitto di interessi di Silvio Berlusconi, cui, da liberale, dà la sua solidarietà (forse solo su questo punto). Antonio Capobianco e Rossella Creatini sono invece gli autori di un libro sul tema della concorrenza economica, di cui evidenziano molte contraddizioni. Il terzo testo recensito da De Fazio è uno scritto di un “certo” Eduth Levi. Quest’ultimo è però uno pseudonimo dietro cui si nasconderebbe un noto manager, il quale, col proposito di svelarci Tutta la verità sui manager italiani , prova ad aprire al lettore le porte del mondo imprenditoriale nazionale, mostrandone infine meccanismi e contraddizioni. Resta tuttavia misteriosa la sua identità.
Federica D’Amico ci descrive un libro, di Giovanni Nebuloni, di non facile lettura, ma che richiama nell’intreccio e nella struttura quei best seller alla Dan Brown che fanno la gioia non solo dei lettori, ma dei librai e delle case editrici: in questo caso le giovani e intraprendenti Edizioni di LucidaMente. Rino Tripodi, introducendo il libro, richiama le non poche difficoltà che si incontrerebbero se si volesse inquadrare il testo in un qualunque genere letterario: giallo? spy story? romanzo esoterico? Ai posteri l’ardua sentenza? No, crediamo semplicemente che, come sempre, a decidere saranno i lettori. Anzi, soprattutto le lettrici, dal momento che secondo le parole di D’Amico: «quello di Nebuloni è sicuramente un universo tutto al femminile».
Procediamo ora un po’ più speditamente nel presentarvi le tante altre proposte che la nuova rivista propone ai suoi lettori. Maria Gulino ci parla di diamanti attraverso la recensione di un testo di Marco Letizi e Ciro Paolillo, anche questo edito da Rubbettino. E riassume, brevemente ma compiutamente, la tesi dei due autori secondo cui quelle pietre preziose avrebbero un’origine extraterrestre. Un motivo in più, forse, per recarsi su Marte, penserà qualcuno di voi. A noi piace credere però alla versione degli antichi greci e romani, riportata nel testo, secondo i quali i diamanti altro non erano che Le lacrime degli dei traditi dall’ingratitudine umana.
Impalpabili, sottili, inquietanti sono le sensazioni descritte da Raffaella Ateniese nel riportare i temi affrontati da Nicola Modafferi ne I segreti di Franci non mi appartengono. «Un romanzo-sfogo a volte spietato», secondo le parole di Ateniese, quello proposto da Città del Sole, ma anche un modo per riattivare in noi, attraverso la lettura, la speranza in «un tempo per piantare, per guarire, per costruire, per ridere…».
Edito da Rai-Eri è invece un libro, di cui ci parla Marco
Le tante rubriche: un universo di libri
Tante, varie per argomento e ricche di spunti, le rubriche.
Per Storia contemporanea , Alessandra Morelli ci ricorda l’eminente figura di Francesco Ruffini, uno dei dodici professori universitari, lo si rammenti, che tennero alto l’onore del mondo accademico italiano rifiutando nel 1931 il giuramento imposto dal regime fascista. Nella raccolta, curata da Andrea Frangioni e edita da Rubbettino, gli interventi che il giurista tenne negli anni in cui fu ministro della Pubblica istruzione, ossia dal 1917 al 1919, nei quali egli affrontò il tema della guerra discettando sul principio di “nazionalità”.
Problemi e Riflessioni ospita appunto le riflessioni di Clementina Gatto a partire da un’antologia di scritti raccolti da Domenico Scafoglio (ancora una pubblicazione della Rubbettino). Gatto ci rilancia la domanda che sta alla base dell’indagine antropologica: «cos’è che fa di noi degli esseri umani?». Gli scritti contenuti nel libro corrispondono agli interventi che hanno animato un convegno che discuteva del rapporto tra testo letterario e Antropologia.
Di Politica ed Economia si occupa Carmela Infante, che ci parla di un libro pubblicato da Rubbettino. La stessa Infante scrive che l’autore, Maurizio Griffo, parlando della Prima repubblica, «denuncia sostanzialmente un’errata lettura dell’Italia di questi anni da parte di analisti, storici e giornalisti che hanno dato una visione moralistica e giudiziaria degli eventi, individuando le cause della crisi nella nascita del Pentapartito, nella fase craxiana e nell'inchiesta di Mani Pulite». Griffo tenterebbe di individuare invece le responsabilità nella politica dorotea della Democrazia cristiana.
Riccardo Ricceri riflette, nella rubrica Filosofia e Religioni , sulle simpatiche provocazioni di Piergiorgio Odifreddi. In Letteratura un romanzo di Paolo Catalano, pubblicato da Editoriale progetto 2000, offre ad Antida Vetrano lo spunto per riflettere sul dramma dell’emigrazione, «doloroso in passato come ai giorni nostri». Un uomo del Sud ed una donna del Nord (veronese, «un’erede di Giulietta») sono i protagonisti di un’avventura che li condurrà, così come condurrà i lettori, in un piccolo, lontano villaggio verso un misterioso segreto per scoprire il quale hanno intrapreso il lungo cammino.
Rimaniamo in tema di segreti, ma questa volta intesi come “servizi segreti”: Alessandro Ceci, in un testo (Rubbettino) di cui si occupa il già citato Scalercio, evidenzia i limiti dell’Intelligence, proponendo il superamento del paradigma dell’informazione con quello della comunicazione (la rubrica che ospita la recensione si chiama per l’appunto Comunicazione e Sociologia). Seguendo il metodo da Ceci proposto sarebbe stato possibile addirittura ipotizzare un attentato simile a quello verificatosi in America l’11 settembre di sei anni fa.
In Critica letteraria leggiamo dei versi di Ottavio Rossani, editi da Iride-Rubbettino, analizzati e commentati per noi da Adele Desideri. Il poeta è autore di un “romanzo in versi” in cui vivono i sentimenti di una vita: «inserisce le proprie vicende personali in una cornice corale di significati», commenta Desideri.
Un altro scritto della Morelli, questa volta sui beni culturali, occupa lo spazio dedicato all’Editoria varia. L’entità di una disciplina attinente al tema e la sua diffusione sono al centro di un manuale di Francesco Forte e Michela Mantovani (edito da Rubbettino). Rimane il dubbio che trattare il patrimonio artistico e culturale italiano come risorsa economica sia un tipo di lettura che ha in sé diversi limiti dovuti ad una definizione forse fuorviante di “cultura”.
Per Civiltà letteraria Alessandro Tacconi descrive la raccolta di versi di Alberto Figliola. Edita da Albalibri, essa raccoglie la produzione letteraria di Figliola, sviluppatasi per circa un ventennio. Dice Tacconi del poeta: «Ogni verso è un dolce e saporoso sorso alla sua vita, alla sua esistenza».
Nella rubrica di Scienza politica, Luigi Grisolia commenta un intervento del noto politologo Gianfranco Pasquino apparso sull’ultimo numero della Rivista italiana di Scienza politica sul tema della centralità del parlamento nel sistema politico italiano.
Per Un sito al mese , Giuseppe Licandro ha visitato il sito www.campagneanimali.org, che vuol essere uno strumento per far conoscere i pericoli corsi oggi dagli animali. L’interesse per il sito nasce dalla convinzione espressa da Licandro che «solo riconoscendo la dignità di tutti gli esseri viventi e imparando a rispettarne la qualità della vita si possa realizzare una società realmente civile».
Giunti finalmente al termine di questa lunga presentazione, non ci rimane altro che augurarvi “buona lettura”. Essendo il primo numero, la rivista apparirà forse incompleta in alcune sezioni. Confidiamo tuttavia nella comprensione dei lettori, che, ne siamo sicuri, vi sapranno riconoscere la fatica degli esordi. Siamo infatti nella fase iniziale segnata da quello che in termini inglesi viene definito “work in progress”. Proseguiremo dunque nel nostro “lavoro”, finalizzato ad continuo miglioramento, pensando già al prossimo numero, quello di settembre, in cui troverete ancora tante proposte di libri da leggere.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno I, agosto 2007)