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A. XVIII, n. 205, nov. 2024
Il Diritto d’autore: fulcro
del Convegno della Fuis
di Guglielmo Bussoletti
La prima delle due sessioni degli Stati generali
Incentrata sul bisogno di scrivere liberi e protetti
Venerdì 15 marzo, a Roma, al Palazzo Ferraioli in Piazza Colonna, si è tenuta la prima sessione degli Stati generali 2024, il Convegno organizzato annualmente dalla Federazione unitaria italiana scrittori (Fuis) con la partecipazione di Federintermedia.
Nel corso della giornata si sono susseguiti quasi venti interventi tenuti da legali, scrittori, registi e altre figure professionali attinenti al mondo dell’arte. I vari approfondimenti hanno avuto un tema portante: la tutela del Diritto d’autore, inteso come quell’insieme di norme che «dovrebbe servire per scrivere liberi e protetti», come riporta la Fuis sul programma del Convegno.
Tale focus sullo stato dell’arte attuale del Diritto d’autore, finalizzato a far luce sulle facoltà legali di cui dispone l’artista che può, dalla conoscenza di queste, essere consapevole dei diritti che possiede sulle opere da lui create, ben si allinea con le origini della Fuis. La federazione, infatti, nasce come associazione e organismo di ascendenza sindacale avente lo scopo di tutelare il lavoro professionale degli autori associati.
Prima di soffermarci sugli aspetti peculiari che hanno contraddistinto il Convegno, è inevitabile riferire che l’incontro si lega a tutte le altre numerose attività che svolge la federazione, di cui si può leggere in modo approfondito sul sito ufficiale, al quale rimandiamo (www.fuis.it) e di cui abbiamo discusso sempre su questa rivista (www.bottegaeditoriale.it/questionidieditoria.asp?id=193).
In dettaglio, occorre far cenno anche alla seconda giornata, l’incontro svolto venerdì 23 marzo alla Biblioteca della Camera dei deputati. Di sicuro, anch’esso ha avuto una forte eco, data, oltre che dal lavoro incessante della Fuis, anche dalla diffusione della notizia avvenuta per mezzo del Corriere della Sera.
In quel frangente, diversi poeti hanno declamato i propri componimenti aventi una tematica comune, che oggigiorno appare stringente: la pace. In quel frangente, anche il nostro direttore Fulvio Mazza, anche se non assolutamente poeta, ha avuto modo di leggere alcuni suoi versi giovanili [1].
I diritti d’autore, gli organismi italiani per la loro tutela, il ruolo della Fuis e il monopolio italiano in materia
Per approfondire l’argomento cardine del primo Convegno, occorre innanzitutto capire quali sono i Diritti d’autore di cui tanto si parla. Soprattutto, bisogna comprende chi si occupa della loro salvaguardia in Italia.
Vista la centralità del tema negli Stati Generali, durante l’incontro è stato distribuito a tutti i partecipanti un opuscolo, elencando alcuni diritti che riguardano gli autori di produzioni artistiche, da intendere sia come opere iconografiche, sia come opere a stampa.
Dall’elenco piuttosto vario, riportiamo, come esempio, il prestito bibliotecario, ossia il riconoscimento economico all’autore il cui libro viene, per l’appunto dato in prestito in biblioteca. Tuttavia, come scritto sull’opuscolo: «Lo Stato si è sostituito alla raccolta e alla distribuzione personale e quindi eroga annualmente alle associazioni di categoria degli autori […] una somma da suddividere».
Un altro tema passato in rassegna sul dépliant è la problematica sul contrassegno che potrebbe essere una sicura tutela per valutare quante copie sono state vendute da parte dell’autore che, però, attualmente svolgono solo le grandi case editrici.
Nell’elencazione figura anche la reprografia, ovvero le fotocopie dei libri, per le quali ciascun autore interessato ha diritto a una remunerazione economica. Nella realtà però, accade che questi diritti vengono pagati sempre o quasi sempre agli editori e con molta difficoltà dagli autori.
L’intervento di Mazza sul diritto di reprografia come campanello d’allarme sulla necessità di cambiare lo stato attuale delle cose
Durante il Convegno è intervenuto anche Fulvio Mazza, il direttore della nostra Agenzia letteraria Bottega editoriale. Il tema assegnatogli era quello della reprografia, un discorso aperto oltre quindici anni fa, e mai chiuso.
Infatti, il mancato pagamento agli autori, da parte della Siae, dei diritti sulle fotocopie stampate nelle copisterie legali è stato un tema approfondito più volte anche su questa stessa rivista [2].
Nel complesso, Mazza ha ribadito l’importanza di soffermarsi sul diritto di reprografia, da intendere a tutti gli effetti come un campanello d’allarme che possa indurre a comprendere la necessità di cambiare lo stato attuale delle cose.
Dunque, nel complesso, i temi affrontati durante il Convegno hanno dato la possibilità di capire quanto sia importante la tutela dei Diritti d’autore sia per artisti emergenti, sia per autori già affermati.
Guglielmo Bussoletti
[1] Ecco i versi della poesia, intitolata Riflessioni ’70, pubblicata su In cammino nel mese di marzo del 1971: «Un bambino / muore di fame. / Un lebbroso / muore senza aiuto. / Nel Biafra / non si mangia. / Nel Vietnam / si uccide. / In Palestina / si odia. / In Sud-America / si spara. / E noi, / noi viviamo inerti».
[2] Per un approfondimento sul tema, si vedano i seguenti articoli apparsi su Direfarescrivere:
• La Siae incassa i diritti per le fotocopie. Ma tanti autori “parrebbero” introvabili, di Sandra Migliaccio ( www.bottegaeditoriale.it/primopiano.asp?id=56);
• La Siae incassa, poi? Gli autori li paga? ( www.bottegaeditoriale.it/questionidieditoria.asp?id=171);
• Avanti con l’indagine sulla questione Siae ( www.bottegaeditoriale.it/questionidieditoria.asp?id=172);
• Bottega editoriale offre agli scrittori di verificare se la Siae deve loro soldi. Festeggia 10 anni di attività decidendo di tutelare non gli editori ma gli autori ( www.bottegaeditoriale.it/primopiano.asp?id=228);
• La Siae spesso non dà i soldi che deve, di Alessandro Milito( www.bottegaeditoriale.it/questionidieditoria.asp?id=208);
• La Siae non conosce il sindaco di Roma, di Alessandro Milito ( www.bottegaeditoriale.it/questionidieditoria.asp?id=216).
(www.bottegascriptamanent.it, anno XVIII, n. 199, aprile 2024)
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi