Homepage - Accesskey: alt+h invio
Editore: Bottega editoriale Srl
Società di prodotti editoriali, comunicazione e giornalismo.
Iscrizione al Roc n. 21969.
Registrazione presso il Tribunale di Cosenza
n. 817 del 22/11/2007.
Issn 2035-7370.

Privacy Policy

Direttore responsabile: Fulvio Mazza
Direttore editoriale: Mario Saccomanno
A. XIX, n. 208, feb. 2025
Sei in: Articolo




Storia (a cura di La Redazione) . A. XV, n. 162, marzo 2021

Zoom immagine Un viaggio tra
pura vitalità
e nostalgia

di Elena Scipione
Paolo Giordano ci guida, attraverso
la Puglia, nella vita di Teresa


Divorare il cielo è l’ultimo romanzo di Paolo Giordano (Einaudi, pp. 430, € 12,99), ambientato in un passato vicino, quasi tangibile. Il testo non è solo lo sfumato ritratto di un amore adolescenziale e della sua evoluzione nel corso degli anni, ma è anche la testimonianza di come ogni cosa possa irrimediabilmente cambiare da un momento all’altro, soprattutto quando si tirano in ballo i propri ideali e le proprie passioni.

I sentimenti prima di tutto
All’inizio la protagonista Teresa è una bambina, così come Bern, Tommaso e Nicola, i “ragazzi della masseria”. Un tuffo in piscina durante una sera d’estate a Speziale, apparentemente come tutte le altre, sembra cambiare ogni cosa: da quell’istante niente sarà più come prima e la vita di Teresa si dividerà in due. Quella della ragazza che da settembre a giugno frequenterà una scuola di Torino e si comporterà in modo diligente, e quella della giovane donna desiderosa di perdersi tra gli alberi e la terra delle campagne pugliesi, tutte le estati, per vent’anni.
Divorare il cielo è capace di trasmettere a ogni parola il calore delle magiche estati a Speziale; il tumulto di sentimenti tipico dell’animo di un adolescente; la voglia di riscatto di tutti coloro che nella vita hanno dato tanto e ricevuto nulla; la sensazione di onnipotenza che si prova solo d’estate, quando si crede di avere il mondo ai propri piedi in quelle sere fatte di risate, avventure e sogni a occhi aperti. Il viaggio di Teresa è anche il nostro. È il viaggio di chi si scontra con se stesso in continuazione, di chi crede sempre di sapere ciò che vuole e invece scopre di non aver mai trovato davvero la propria strada. È un iter tortuoso ma necessario per poter maturare e avere coscienza di sé ed è anche la scoperta di ciò che ci circonda e che influisce inevitabilmente sulle nostre vite.
Il testo di Paolo Giordano è una gita nostalgica nell’adolescenza, il cui titolo sintetizza in poche e semplici parole qualcosa che di semplice non ha nulla: la spinta viscerale delle passioni che contraddistingue i giovani, il loro continuo cercare qualcosa che gli appartenga fino in fondo, e il loro aggrapparsi in modo assoluto e unico alla vera essenza della vita. Il cuore del romanzo, infatti, è costituito dalle vicende dei giovani protagonisti, dalla loro folle e pura energia e dai loro nobili ideali, che li legano indissolubilmente alla masseria. L’ambientazione rurale si fonde con i personaggi, e una semplice abitazione di campagna diventa il simbolo delle lotte contro la speculazione edilizia del sud Italia, e contro la distruzione dell’ambiente; rappresenta l’unico luogo in cui sembra possibile vivere senza dover stare alle insensate regole di chi governa e vorrebbe tutti uguali.
Tra flashback e squarci di presente, l’autore incastra ogni pezzo al proprio posto e la storia di Teresa e delle sue insicurezze diventa solo un pretesto per qualcosa di più grande, per un messaggio di resistenza e rinascita, strettamente legato alla terra, alla natura e agli ulivi intrisi di storia e portatori di tradizioni.
Il romanzo sa unire sapientemente religione e filosofia, sentimento e attualità e sa intrecciare la storia di un amore diverso dagli altri con quello di un dramma che ha coinvolto davvero i territori della Puglia, quando la Xylella ha invaso i suoi ulivi. In quella tragica circostanza le autorità decisero di abbattere gli alberi ai danni dei coltivatori e per la gioia di chi non vedeva l’ora di sfruttare quei terreni. A quel punto, la ricerca di un luogo incontaminato in cui all’uomo sia vietato l’ingresso e dove la natura prenda il sopravvento diventa l’unica soluzione possibile per sopravvivere al mondo.

Lo stile
Per chi conosce già l’autore, la scelta di concentrare il romanzo su un’età cruciale come l’adolescenza non può che riportare alla mente La solitudine dei numeri primi, un’opera comunque insuperabile e da cui il nuovo testo si discosta, dimostrando di essere tutt’altro.
Attraverso lo sguardo di Teresa, Giordano restituisce ai lettori la semplicità e la primordialità dei sentimenti, delle impressioni e dei dolori, nonché l’immensità dell’animo umano e di tutte le sue sfaccettature.
Con uno stile chiaro e costante si riscoprono la bellezza della natura e la potenza delle passioni, la voglia di vita e l’irresistibile desiderio di crearla.
Un romanzo adatto a un pubblico di tutte le età, dagli adolescenti che senza fatica potranno riconoscersi fra le sue pagine, agli adulti che una volta sono stati giovani e che forse riusciranno a trovare in queste righe qualcosa che li ha rappresentati nei loro anni più belli. Per chi ama il sapore dolceamaro della nostalgia e dei ricordi; per chi vuole scoprire qualcosa di nuovo; per chi desidera trovare un motivo per cui lottare, e per chi intende vivere più a stretto contatto con la natura. Questo libro potrà indicare a molti la strada da percorrere grazie ai numerosi personaggi che lo popolano e alla diverse scelte che compiono, oltre che al loro differente modo di stare al mondo.
Non sarà difficile immedesimarsi nei pensieri di Teresa, di Nicola, di Tommaso o di Bern, e nemmeno in quelli di Danco, di Giuliana, di Corinna e delle altre pittoresche figure che danno luce e vita alle parole di Paolo Giordano.
Una lettura scorrevole e consigliata sotto ogni punto di vista, un breve ma intenso viaggio che ha il sapore della libertà.

Elena Scipione

(www.bottegascriptamanent.it, anno XV, n. 162, marzo 2021)

Collaboratori di redazione:
Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT