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A. XIV, n. 156, settembre 2020
Storie su libri
e diversità
per sorridere
di Alessandro Milito
Sette racconti da il Ciliegio
a opera di Xavier Frias Conde
scritti con fantasia e originalità
La narrativa per bambini ha un compito ormai divenuto più complesso: incoraggiare la curiosità dei giovani lettori sempre più stimolati da altri strumenti di intrattenimento. Una missione non facile ma essenziale: le prime letture rimangono ancora un passo fondamentale, la premessa per il futuro rapporto con i libri e la letteratura in generale.
È una narrativa che deve riuscire a stimolare e coltivare la fantasia dei bambini e, allo stesso tempo, far capire loro che la diversità e l’originalità sono aspetti positivi e importanti.
Un’antologia varia e divertente
Il divoratore di libri e altre storie (il Ciliegio, pp. 76, € 11,00) dell’autore spagnolo Xavier Frias Conde, riesce in tutti questi compiti e lo fa attraverso sette racconti brevi in grado di strappare un sorriso con la loro originalità.
Ogni racconto apre una piccola finestra su un personaggio con un aspetto peculiare in grado di differenziarlo dalla massa amorfa e senza personalità. Tutti i protagonisti, infatti, brillano per un dettaglio, una debolezza o un gesto in grado di dar vita a una storia.
Si tratta di piccoli racconti con una discreta varietà di situazioni e temi trattati, specie se si considera che l’età consigliata per la lettura è quella dei sette anni circa. Ciò non toglie che anche il lettore più “anziano” possa piacevolmente passare qualche minuto con le brevi ma intense pagine dell’antologia, arricchite dalle piacevoli illustrazioni del disegnatore Enrique Caballeira.
Del resto il libro stesso fa parte della collana denominata Dai 6 ai 99 anni e non si può dire che non rispetti i suoi propositi editoriali.
Si parte quindi dall’anziana solitaria che trova come animale di compagnia una iena ridens, unica “persona” in grado di capirla realmente e a cui darà il nome di Felix. Non mancano babbi casalinghi ma distratti che finiscono con il mangiare una deliziosa zuppa di calzini così come generali inflessibili che cedono al ricatto dei loro nemici: ritirati dal campo di battaglia o non rivedrai il tuo orsacchiotto di peluche.
Volendo cercare un filo conduttore tra i sette piccoli racconti, lo si potrebbe individuare nella bellezza dell’insolito e del diverso. I personaggi tratteggiati spesso sono soli ed incompresi, proprio perché faticano a omologarsi con il resto del mondo che non è in grado di comprendere alcune loro peculiarità. Ed è proprio su queste ultime che si basano i racconti, come nella storia L’umatroll e il troll umano, in cui un troll troppo profumato non è accettato dai suoi simili e decide di scambiare il proprio ruolo in società con quello di un umano senza casa, altrettanto escluso dai suoi simili: ne viene fuori un compromesso in grado di rendere felici entrambi.
L’importanza dei libri
Una raccolta chiamata Il divoratore di libri non può che avere nella lettura e nell’oggetto libro i suoi temi principali. E infatti sono ben tre su quattro le storie che hanno al centro questo elemento.
La più lunga e simpatica è proprio quella dedicata al “divoratore” Carlo, bambino normalissimo e vivace… se non fosse per una piccola particolarità: mangia libri e riviste e non intende smettere. La mamma e il medico si scervellano per capire come risolvere questo problema e scoprono qualcosa di incredibile: Carlo non solo divora i libri e assapora la loro carta, è anche in grado di assorbire il loro contenuto. Il bambino impara attraverso lo stomaco e i libri sono il suo nutrimento.
Il povero medico curante, che aveva puntato sull’eccezionalità del caso clinico per fare carriera e sorprendere i suoi illustri colleghi, verrà simpaticamente punito per la sua arroganza e per aver preferito il suo ego al reale interesse per il suo vorace paziente.
Gli altri due racconti dedicati alla lettura sono La pianta dei libri e Il libro magico: entrambi narrano rispettivamente di un bambino e una bambina che non riescono proprio a leggere e che hanno un rapporto conflittuale con la lettura. Sarà la loro natura magica e sorprendente a farli ricredere e fargli vivere un’esperienza che li cambierà nel profondo.
Un connubio riuscito
Fantasia e originalità, amore per la lettura e per il diverso: sono questi gli ingredienti di questa antologia rivolta ai giovanissimi, in grado di far sorridere e di lasciare un piccolo insegnamento con ogni racconto. Tra questi il più importante è quello sull’attenzione che genitori e bambini devono riversare nella lettura e nell’apprendimento, per fare in modo che il libro diventi un compagno di vita sin dai primi anni. Il messaggio è chiaro, pur se comunicato tra le paginette a caratteri grandi e qualche bella illustrazione: la lettura non deve essere vista come un grigio e noioso dovere, fatto solo per annoiare i bambini; al contrario, essa è la strada maestra per sviluppare e accrescere fantasia e curiosità, strumenti essenziali per i lettori alle prime armi e non solo. Appunto, dai 6 ai 99 anni.
Alessandro Milito
(www.bottegascriptamanent.it, anno XIV, n. 154, luglio 2020)