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A. XIV, n.155, agosto 2020
Una esperienza pre-morte
come nuovo inizio per la vita
di Rosita Mazzei
Per Bottega editoriale, Abigail Regard ci accompagna oltre la realtà
per poter abbracciare un sentiero parallelo fatto di anime e desideri
La morte è ciò che vi era prima e ciò che vi sarà dopo. A noi umani è concesso un breve lasso di tempo in cui sperimentare la nostra essenza e dissetarci con la bellezza del mondo. Gli antichi dei erano invidiosi della nostra mortalità poiché è solo grazie a essa che riusciamo a dare valore a ogni istante vissuto. Il confine tra la vita e il trapasso è labile e sono molti coloro che credono nelle esperienze pre-morte o che affermano di averne vissuta una.
La sensazione di abbandonare il corpo fisico per elevarsi spiritualmente su di esso è una delle caratteristiche che accompagna tale esperienza e lascia, in coloro che affermano di averla consumata, tracce evidenti all’interno del resto della loro nuova vita. Di questo, e di molto altro, ci parla Abigail Regard all’interno della sua opera Oltre (Bottega editoriale, pp. 200, € 15,00), libro che fa parte della “Scuderia letteraria” di Bottega editoriale.
Un’esperienza pre-morte come rinascita
Nel 1976 un tuffo in acqua, un malessere improvviso, la testa battuta contro gli scogli e tutto ha inizio: il corpo rimane inerme nel mare, mentre la mente si eleva al di sopra di esso per rendere reali ciò che ad altri apparirebbero mere illusioni. La madre del protagonista, morta da tempo, riappare in tutta la sua bellezza, ma sembra impossibile poter comunicare realmente con lei.
Un’esperienza pre-morte intacca l’anima di Paolo, il protagonista quattordicenne, che riesce a tornare dall’aldilà e dalle sue strane e inquietanti visioni grazie all’abbaiare del suo fedele cane, capace di attirare l’aiuto dei soccorritori. Crescendo il ragazzo «non aveva più timore della morte, aveva compreso il significato dell’amore, la capacità di amare il prossimo senza condizioni, il sentimento che tutto l’esistente è un’unica entità e che la vita ha un significato profondo e un solo scopo, l’accettazione e la compassione per gli altri esseri umani e l’accrescimento dell’interesse per lo spirito e per la sua evoluzione».
La morte della madre, inevitabilmente, diviene il centro di tale esperienza. Il bisogno di trovare una spiegazione a quanto vissuto porta il ragazzo, non appena divenuto diciottenne, a intraprendere il noviziato per poter entrare a far parte dell’ordine dei gesuiti.
Da adulto l’incontro con un sensitivo polacco, Nicholas Berger, darà modo a Paolo di ricostruire l’antica esperienza pre-morte vissuta e di scoprire la nuova missione a cui è destinato.
Il paranormale come quotidianità
Nella corso della sua vita, così tanto scossa da quell’evento adolescenziale, mira, attraverso gli studi, a svelare ogni aspetto del paranormale, che, grazie al suo ruolo all’interno della Congrega degli Spiritualisti della Compagnia dei gesuiti, diventa il suo pane quotidiano.
L’incontro tra l’uomo di Chiesa e il sensitivo, man mano che si va avanti nella lettura, apparirebbe essere stato voluto dal destino in vista di qualcosa di ben più grande, anche se entrambi gli attori di tali scene sembrerebbero non esserne pienamente a conoscenza.
I vari punti di vista dei protagonisti, infatti, lasciano che la stessa vicenda venga narrata da diverse prospettive per permettere al lettore di calarsi al meglio in una vicenda dove morte e vita si sfiorano continuamente.
Il tutto viene legato e amalgamato in maniera sapiente a una trama che si fa sempre più fitta, dove gli intrighi si mescolano ad amori proibiti e al bisogno di riscoprire se stessi. Il passato si fonde al presente per permettere a chiunque si affacci su questo libro di comprendere a fondo le ragioni di chi si ritrova a vivere su un filo del rasoio, dove diverse realtà si combinano e dove pochi eletti sono capaci di distinguere i fili di questa intricata matassa fatta di presenze umane e ultraterrene.
L’accettazione di sé
Seguiamo così l’intensa vicenda di Paolo Milani che, nonostante l’abito sacerdotale che indossa, decide di lasciarsi andare all’amore carnale per Elena, l’altra donna della sua vita che aveva avvistato nella sua esperienza pre-morte da ragazzo. Ancora una volta, l’autore rende la vicenda piena di situazioni occulte, ma indissolubilmente legate tra di loro.
Con una scrittura chiara e lineare il lettore viene accompagnato attraverso le vicende narrate, dove quello per qualcuno è mera apparenza onirica, per altri è concreta tangibilità. Il passato, il presente e il futuro diventano labili in un contesto dove il mondo ultraterreno è a un passo di distanza. L’eternità, la paura di perdere le persone amate, il bisogno di comprendere a fondo la propria natura sono tutti elementi costanti di un’opera che non potrà far altro che lasciare gli appassionati del genere col fiato sospeso fino alla fine.
Rosita Mazzei
(www.bottegascriptamanent.it, anno XIV, n. 155, agosto 2020)