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Problemi e riflessioni (a cura di La Redazione) . A. XIV, n. 148, gennaio 2020

Stati Generali dell’Autore:
conclusa l’ottava edizione

di Luisa Grieco e Mariangela Rotili
Un’importante iniziativa di Natale Antonio Rossi,
copresidente della Federintermedia e della Fuis


Gli scorsi 11 e 12 dicembre si è tenuta a Roma, su impulso della Federazione unitaria italiana scrittori e di Federintermedia, ma soprattutto del loro infaticabile copresidente Natale Antonio Rossi, l’ottava edizione degli “Stati Generali dell’Autore” che, quest’anno, avevano come titolo “Gli Scrittori italiani per gli Stati Uniti d’Europa. L’espressione artistica e letteraria è universale”.
I lavori sono stati articolati in quattro fasi, due per ogni giorno. Durante la mattinata della prima giornata, svoltasi presso la Biblioteca Casanatense, a due passi dal Pantheon, si sono tenute diverse relazioni scientifiche intervallate da proposte e testimonianze degli scrittori invitati. Nella seconda parte c’è stata anche la presentazione di alcuni premi letterari ai quali la Fuis fornisce un contributo attivo.
Il giorno successivo i lavori si sono svolti, nel pomeriggio e poi in tarda serata, presso la Casa dello Scrittore Fuis sita presso l’affascinante Lungotevere dei Mellini.

L’apertura degli “Stati Generali”
Gli “Stati Generali” si sono aperti con i saluti della direttrice della Biblioteca Casanatense, Lucia Marchi, la quale ha illustrato brevemente la storia del luogo in cui i lavori sono stati ospitati, definendolo «non solo una biblioteca, ma un vero e proprio museo per il patrimonio culturale che racchiude».
Durante la prima giornata i temi principali sono stati l’universalità dell’espressione artistica e letteraria italiana con particolare attenzione alle nuove proposte e ai risultati ottenuti per quanto riguarda il Diritto d’autore e la Proprietà intellettuale.
Fra i numerosi altri interventi ricordiamo quello della direttrice della rivista Formafluens - International Literary Magazine, Tiziana Colusso, che ha presentato la rivista, nata nel 2009, raccontando la sua evoluzione nel corso del tempo e di come questa rappresenti una sorta di «contenitore fluido» in quanto crocevia di scambi fra testi e lingue.
Di particolare interesse anche l’intervento dell’avvocato Giorgio Assumma, grande esperto di Diritto d’autore (anche, ma non solo, per l’essere stato per diversi anni presidente della Siae), il quale dopo aver effettuato un breve excursus sulle origini del Diritto d’autore, ha lanciato un vero e proprio «grido di allarme e di dolore» in merito alla socializzazione del Diritto d’autore poiché tende a restringere i diritti di utilizzazione economica.

Le relazioni del patron: Natale Antonio Rossi
Centrali, per impostazione e contenuti, sono state le due relazioni effettuate da Antonio Natale Rossi, copresidente della Fuis.
Nella prima, dal titolo Revisione culturale della legge sul diritto d’autore n. 633 del 1941, ha posto i riflettori sul fatto che dal 1941 la normativa sul Diritto d’autore e sulla Proprietà intellettuale non è stata mai sostanzialmente aggiornata, per cui appare obsoleta e inadeguata anche nella sua articolazione linguistica, con forme legate a un periodo storico ormai sorpassato. A questo proposito, quindi, enti pubblici e privati hanno provveduto a redigere proposte coerenti con la realtà attuale. La molteplicità di testi prodotti ha quindi accentuato la necessità di apportare delle modifiche al testo di legge, al fine di ottenere un’unica fonte sia in fatto di Proprietà intellettuale, sia per quanto riguarda le esigenze correlate a sistemi e motori di ricerca multimediali.
La revisione della suddetta legge era già stata tentata nel 2007, quando l’allora ministro Francesco Rutelli invitò il Comitato consultivo permanente del Diritto d’autore a redigere un elaborato in merito, che però non venne mai sottoposto all’approvazione del Parlamento. La necessità, perciò, continua a esistere e in modo sempre più impellente, poiché adesso il problema della Proprietà intellettuale interessa qualsiasi campo della Comunicazione.
Da qui – ha concluso Rossi – la proposta di rinnovamento presentata dalla Fuis che si rivolge ai principali istituti in merito del Diritto d’autore, quali Siae e Aie, e a tutte le associazioni a loro correlate.
Nella sua seconda relazione ha invece illustrato un’indagine, dal titolo Proposta di una ricerca e studio per una legislazione dell’Unione Europea sulla proprietà intellettuale, su come sia codificato il Diritto d’autore nei vari paesi europei.
È emerso dunque che i membri dell’Unione Europea hanno redatto normative molto differenti tra loro e come ciò comporti la necessità della realizzazione di un unico “Codice europeo” in grado di regolamentare l’intera disciplina e risolvere il problema della libertà di circolazione intellettuale.

La Convenzione europea della Proprietà intellettuale
Alla luce di queste considerazioni, la Fuis ha proposto la creazione di una Convenzione europea della Proprietà intellettuale e ha presentato una proposta di ricerca per una legislazione sul Diritto d’autore a livello internazionale. Il progetto si articola in diverse fasi che prevedono, innanzitutto, la comparazione tra le diverse legislazioni nazionali europee, al fine di sottolinearne le difformità e decidere una linea comune per tutti i paesi.
Un ulteriore punto focale affrontato durante la prima giornata, ha riguardato l’applicazione del Diritto d’autore nelle realtà digitali. Ad intervenire su questo tema di grande attualità sono stati Manlio Mallia ‒ avvocato particolarmente esperto in materia di Diritto d’autore (anche in quanto ex vicedirettore generale della Siae) – e di Ida Baucia, esponente della Fuis.
In un contesto in cui le nuove tecnologie prendono sempre più piede e i metodi digitali hanno affiancato e quasi superato quelli tradizionali, i relatori hanno sottolineato come la normativa risulti inadeguata e manchi di chiare direttive in quanto alla diffusione on line. La legge vigente, ad esempio, non tiene praticamente conto (se non in modo indiretto) delle testate on line e degli autori che pubblicano sul Web, i quali spesso non vengono neanche considerati tali e, di conseguenza, non percepiscono alcun ricavato dal loro lavoro.
Di nuovo, nasce l’esigenza di una legge più completa, che tuteli i diritti degli autori anche su Internet.
Nel loro intervento hanno, poi, evidenziato come, nel settembre 2018, il Parlamento europeo aveva approvato la nuova direttiva 2016/0280 sul Diritto d’autore nel Mercato unico digitale, atta a riformare la normativa sul copyright, il cui testo sostanzialmente non era più stato aggiornato dal 2001, e ad armonizzare le normative dei singoli paesi europei.
Successivamente, nel febbraio 2019, sono state approvate nuove modifiche.

Dal Premio “Strega” al sogno di “Pantagruel”
Sempre nella prima giornata, ci sono stati interventi di carattere storico, come quello di Francesco Gui – docente di Storia moderna all’Università “La Sapienza” di Roma – che ha trattato del federalismo e di come l’idea degli Stati Uniti d’Europa fosse già diffusa nell’Ottocento. Di rilievo, anche la relazione di Stefano Petrocchi – direttore del Premio “Strega” – il quale ha invitato tutti a riflettere sui dati, alquanto preoccupanti, del consumo culturale in Italia. Sulla stessa linea, la relazione di Silvana Cirillo – docente di Letteratura contemporanea presso l’Università “La Sapienza” di Roma – la quale, partendo da una citazione di Kundera sulla visione di una Europa «armonica», anche alla luce del simpatico intervallo musicale di Massimiliano Di Carlo, è giunta a trattare del sogno degli Stati Uniti d’Europa presente in autori italiani quali il grande il grande politico e intellettuale “Pantagruel” Altiero Spinelli (ma anche personalità meno note quali Alberto Savinio). Tra i premi presentati, ricordiamo il Premio “Malerba Giovani” illustrato da Giovanna Bonardi.

La relazione del copresidente Francesco Mercadante
Ad arricchire ulteriormente la prima giornata del convegno, è stato l’importante intervento di Francesco Mercadante, personalità di spicco nell’ambito umanistico e nel Diritto d’autore, nonché copresidente della stessa Fuis. Ha iniziato il suo discorso con l’elogio della Biblioteca Casanatense, elevandola a «cattedrale del libro» e ribadendo quanto la cultura sia importante. Si è soffermato in particolare su un’opera, Dissipatio H.G. di Guido Morselli, da lui considerata «best seller italiano, uno dei libri più potenti e raffinati della letteratura italiana del Novecento». Per concludere, ha ricordato l’impegno della Fuis come strumento di coesione fra gli scrittori dimostrato durante il lavoro di questi anni.

La costituzione dell’Associazione italiana agenzie letterarie
Un altro intervento importante (se ci è consentito il conflitto di interessi) è stato quello di Fulvio Mazza, direttore dell’Agenzia letteraria Bottega editoriale, il quale ha posto l’accento su come le agenzie letterarie fungano da intermediarie tra editore e autore, premettendo a quest’ultimo di avere un contatto più veloce e più credibile con le case editrici e di come tuteli l’autore stesso sui sempre delicati aspetti contrattuali. Ma ha anche evidenziato come tuteli pure l’editore in quanto gli consegna un testo che gli potrà piacere o non gli potrà piacere, ma che sarà comunque esente da errori e refusi e di buon supporto stilistico e contenutistico.
L’agente letterario ha poi evidenziato come l’iter procedurale delle agenzie letterarie parta dallo scouting, ossia la ricerca di testi inediti, cui segue la scrematura attraverso le schede di valutazione.
La fase successiva è l’analisi e la scelta delle case editrici a cui vengono poi inviati i dattiloscritti inediti. Sulla base delle risposte ricevute e delle condizioni offerte, l’agenzia indicherà all’autore la scelta più idonea (ma, ovviamente l’autore è libero di scegliere quanto riterrà meglio). Il supporto dell’agenzia prosegue, poi, nella stipula del contratto con la casa editrice in questione e anche dopo la pubblicazione dell’opera, con l’attività di presentazione e promozione della stessa.
Nella conclusione della sua relazione, Mazza ha annunciato la recentissima costituzione dell’Associazione italiana agenzie letterarie.

Dalla “Scrittura creativa” alla lettura dei bari autoriali
La seconda giornata, invece, è stata incentrata sulla presentazione del “Corso di Scrittura creativa, scrittura giornalistica, sceneggiatura e radio creativa, editoria”, tenuta dalla nota docente universitaria Silvana Cirillo, che si occupa della sezione di scrittura, da Salvatore De Mola, che si occupa della sezione di scenografia, e da Fabrizio Trionfera, della sezione radiofonica.
A concludere gli “Stati Generali dell’Autore” è stata la “Notte della lettura”, durante la quale gli scrittori invitati hanno letto alcuni loro testi.

Luisa Grieco e Maria Angela Rotili

(www.bottegascriptamanent.it, anno XIV, n. 148, gennaio 2020)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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