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Direttore editoriale: Mario Saccomanno
A. XVIII, n. 206, dic. 2024
Un cactus può
imparare
a “sbocciare”
di Gilda Pucci
Come raggiungere una forza
consapevole attraverso
il romanzo del coach Pigolotti
Un percorso di self-empowerment, un cammino di potenziamento, di lavoro intenso su se stessi che punta a far scoprire in modo divertente la forza che risiede dentro ciascuno di noi per conquistare, scalino dopo scalino, la totale padronanza della nostra persona, la consapevolezza di saper accogliere le sfide, accettare i nostri limiti con serenità, di riuscire a fiorire nonostante le spine, proprio come il cactus disegnato sulla copertina del libro, un protagonista certamente insolito ma eccezionale, che guida il lettore nella sua crescita personale tra “spinose” condizioni esterne, costituite per lo più da falsi sentimenti e vuote realtà condivise attualmente sui social.
Questo è il messaggio racchiuso nel “manuale romanzato” Il tuo destino è sbocciare (Vikyanna edizioni, pp. 118, € 16,00) di Stefano Pigolotti, giornalista, imprenditore e mental coach nello storico team di Moto3 Bester Capital Dubai (World Wilde Race) dove si occupa sia di strategie organizzative e sportive sia dell’applicazione di tecniche motivazionali e di supporto nei confronti dei piloti e di tutti i membri del gruppo.
Ovviamente, non si può raggiungere un totale controllo di se stessi senza un accurato lavoro di squadra, senza un sostegno e una fiducia reciproca. Quindi è fondamentale saper limitare le proprie manie di grandezza, dosando il proprio ego e apprendendo l’arte di ascoltare il parere altrui. Le competenze valgono solo se si sanno trasferire le proprie skills agli altri altrimenti «senza condivisione siamo solo dei rapaci: ci alziamo la mattina per cacciare la preda che sarà il nostro pasto e basta», come dichiara Pigolotti. Grazie al contributo dello scrittore il team si è qualificato al quinto posto nella classifica mondiale di Moto3 e due dei piloti del gruppo sono diventati personaggi di questo travolgente romanzo.
Una “scala” per la vittoria, intima e personale
Gratificazione, perseveranza, resilienza, selettività e soprattutto consapevolezza, anche quella di accettare dei “no”, rendono vincente un percorso di vita. Ogni capitolo del volume rappresenta un piolo di una “scala” ripida che scompare non appena si raggiunge il gradino successivo: sono dei moniti da rispettare, un vademecum di principi e regole da seguire per imparare a conoscersi, crescere, migliorarsi e, di conseguenza, stare bene. Il lettore sarà in grado di programmare la sua strada senza navigare più nell’ignoto da cui nascono i limiti mentali, le paure che ne derivano. Per tale motivo è fondamentale acquisire fiducia in se stessi. Il libro cerca di trovare risposte o meglio di prevenire proprio questi timori, garantendo una solida autostima, che si raggiunge solo con fatica, ragionevolezza e cognizione di causa.
Scrivere un libro può essere un’occasione per insegnare qualcosa a qualcuno, ma anche un incentivo per imparare, trasmettendo agli altri come si diventa consapevoli delle proprie potenzialità. Se tutti stanno meglio, l’atmosfera è migliore, e forse è proprio questa scintilla di entusiasmo che genera idee nella mente di uno scrittore, come probabilmente è successo per Pigolotti che sostiene come sia «l’atto di donarci che ci permette di godere».
Con la massima chiarezza espositiva, attraverso un mix di nozioni tecnico-scientifiche, citazioni ad effetto, metafore e il racconto di esperienze personali, l’autore ci svela come tirar fuori quella forza consapevole che si sprigiona dal coraggio di essere se stessi e che fa assaporare con serenità anche i nostri difetti; una forza derivante, però, dalle singolari attitudini personali: talenti innati, propensioni, abilità acquisibili diverse per ognuno.
Anche i grandi sono partiti dall’essere nessuno
Tutto ciò che ci serve, indica il libro, è già dentro di noi, basta solo iniziare a sapere indagare il nostro “io” con la giusta curiosità e una sana intimidazione. Il libro è concepito secondo un impianto originale: infatti, mentre ogni capitolo si apre con un incipit teorico-scientifico per poi sfociare in episodi concreti, alla fine viene riassunto in pochi semplici punti, chiamati ironicamente i “consigli di Cactus”; una guida nel deserto arido circostante, che consente a chi legge di sbocciare con i suoi bellissimi fiori profumati alla fine di ogni tappa.
Si prendono a modello personalità conosciute in tutto il mondo: come Walt Disney che, dopo aver individuato il suo “motore” di lavoro, ovvero rendere felici le persone, realizzò tutto secondo quest’obiettivo con passione e successo; oppure Van Gogh che, nelle sue lettere, sosteneva come il destino di ciascuno emergesse lentamente e solo lavorandoci seriamente, approfondendo passo dopo passo una vaga e primordiale idea, lo “schizzo” iniziale. Il lettore in questo modo potrà essere messo in grado di capire qual è la sua funzione su questo pianeta e imparare che bisogna porsi delle domande: chi sei? Chi non vuoi essere? Chi vuoi diventare? Parte tutto da qui, anche per il nostro amico Cactus nel caldo del deserto, alle origini della sua esistenza.
Altri esempi concreti e pilastri del libro, sui quali ha agito il coach con tecniche differenziate esposte fra le pagine del testo, sono in primis Marcos Ramirez, il pilota più esperto del team Moto3 che è salito su tre podi nell’ultima stagione, su cui è stato condotto un lavoro che si prefigurava un aumento della capacità di espressione dell’aggressività; un altro esempio è quello di Jaume Masià, pilota dotato di un talento cristallino ma che per la giovane età, è risultato essere abbastanza incostante. Tuttavia, con fatica e consapevolezza acquisita, è riuscito a raccogliere settantasei punti mondiali durante la stagione e si è classificato tredicesimo nella classifica mondiale assoluta di Moto3, vincendo anche il titolo di miglior rookie 2018.
Tanti sono i personaggi presi in considerazione e le curiose esperienze di vita vissuta dall’autore, pronto a rivelarsi senza veli, che ci confermano le teorie proposte e palesate in queste pagine, stimolandoci a vedere oltre, a non fermarci mai nei processi conoscitivi, a dimostrarci che volere è potere solo se si lavora duramente, se si rispetta chi ci affianca nelle nostre mansioni, che nulla è dovuto senza sacrificio e perseveranza, imparando ad accettare anche la sconfitta. Ognuno di noi nasce con un compito ben preciso: questo vuole raccontarci il manuale romanzato, basta solo trovare il nostro posto nel mondo. Questa è la regola numero uno dello sport che sin da piccoli dovrebbe prepararci alla vita, ed è il principio di ogni mental coach.
Gilda Pucci
(www.bottegascriptamanent.it, anno XIII, n. 136, gennaio 2019)