Gli autori e la parola antica, moderna, vestita
da elaborata copertina e piacevolmente letta
Perché leggere? Le motivazioni possono essere molte e diverse; il libro diverte, alimenta sogni, lucida la realtà, accompagna, educa, è un piccolo scrigno di cultura. Inoltre lo si può considerare parte di una ritualità che fa sentire a casa: aprire il proprio libro, scelto tra tanti, sedere sulla propria poltrona, magari bere un tè, e accorgersi che tutto intorno è divenuto “appartenenza”.
Il lettore dovrebbe saper prestare attenzione a quello che il libro racchiude, nelle e tra le pagine, non dovrebbe limitarsi a considerarlo solo una storia, un racconto, una serie di parole legate tra loro per creare una trama. Il libro è un egoista che porge le sue idee senza voler sentire le nostre, è un rebus, una sciarada, un enigma, del quale bisogna saper godere anche se non si può o non si vuole trovare una soluzione, sarà forse per questo che Milan Kundera diceva: «Gli scrittori insegnano al lettore a considerare il mondo come una domanda».
Proprio con l’intento di promuovere, non la lettura, ma la buona lettura, la nostra rivista vuole proporre questo mese, nella prima posizione di home page, la recensione di un romanzo che, ci consentiamo di dire, non è un qualunque romanzo, ma un’opera fatta di bella scrittura, una scrittura forse, purtroppo, ormai in disuso, ricamata tra le pagine con pazienza, con eleganza, un testo che è un viaggio non solo attraverso il tempo e lo spazio, ma anche tra profumi e sapori: Le felicità nascoste. Memorie involontarie di un bevitore di vino, di Paolo Bonesso, pubblicato da Edizioni di LucidaMente/InEdition editrice, recensito da Monica Murano. Il protagonista ha vissuto cento anni e, arrivato sull’orlo di questo traguardo, sceglie di abbandonarsi alle bottiglie di vino bevute nell’arco di una vita per potere attraversare, nell’oblio, l’ultimo sbarramento che è la morte, ma le proprie scelte possono finire col dover fare i conti con il caso, e ogni bottiglia diviene una porta sui ricordi, i ricordi delle strade che ha percorso, delle donne che ha amato.
Proseguendo in home page, sul filo del viaggio, ci spostiamo nella storia fino ad arrivare nell’antica Roma alla corte di Augusto e Tiberio, in una vicenda torbida e travagliata, con il romanzo di Giorgio De Angelis, Il potere e le sue ombre, edito da Città del Sole. A presentarcelo è Guglielmo Colombero. Il romanzo si sviluppa negli anni fra il 2 a.C. e il 33 d.C. ed è il racconto degli eventi che distrussero quasi completamente la Gens Iulia tramite una catena di suicidi, avvelenamenti e morti violente.
Ancora la Città eterna protagonista, ma questo volta attraverso i suoi sotterranei, visitati nel 1772 dal giovane e promettente artista svizzero Heinrich Füssli, che si ritroverà a vivere, dal sogno, un incubo; per l’inganno dalla sua guida, egli sarà prigioniero nel sottosuolo dove desiderava effettuare le sue ricerche artistiche. Un altro bel romanzo, questo, La setta delle catacombe, della Barbera editore, scritto da Nicola Fantini e recensito per noi da Francesca Molinaro.
La nostra home page prosegue poi con due tematiche di alto valore sociale. Da una parte, uno sguardo su una realtà non proprio edificante – quella criminale, di cui ci siamo occupati spesso nelle nostre pagine – è offerto, dal saggio di Salvatore Lupo, Che cos’è la mafia. Sciascia e Andreotti, l’antimafia e la politica, pubblicato da Donzelli, letto e commentato per noi da Luigi Grisolia. Il libro parte da un’attenta osservazione del pensiero dello scrittore siciliano, profondamente antimafioso, che guarda all’assenza dello stato, per poi fornire un’analisi dei caratteri essenziali della mafia, nonché del processo Andreotti.
Dall’altra, sottolineando il forte valore dell’informazione, ci troviamo di fronte a quesiti e dubbi intorno al mondo dell’editoria nel testo presentato in home page dalla stessa Furfari, L’ultima copia del «New York Times». Il futuro dei giornali di carta, di Vittorio Sabadin, giornalista de La Stampa, anche questo pubblicato da Donzelli. L’autore, nel suo libro, pone sostanzialmente una domanda, chiedendosi e chiedendo ai lettori se le testate giornalistiche cartacee riusciranno a reggere l’assalto dei nuovi supporti per la comunicazione, quali blog, Internet, Ipod, video on demand ecc.
Infine, risultato di un progetto particolare, un insieme di forme diverse di comunicazione artistica: poesia, musica, sonorizzazioni, prose dai tratti poetici, canto, è quello di Canio Loguercio, che chiude la nostra “pagina principale”. Un progetto che comprende libro, compact disc e Dvd; Miserere. Preghiere d’amore al netto di indulgenze e per appuntamento, pubblicato da Squilibri editore, recensito da Alessandro Tacconi.
Libri che vengono dal passato e che raccontano la realtà
Dalla bellezza delle storie spostiamo l’attenzione alla rubrica di Filosofia e Religione, a un interessante libro che viene dalla storia, Dialoghi con un Persiano di Manuele II Paleologo, pubblicato da Rubbettino, che papa Benedetto XVI ha portato alla ribalta nella sua lectio magistralis all’Università di Ratisbona il 12 settembre 2006, proposto dalla nostra articolista Marilena Rodi. Opera, questa, contro l’insensatezza dell’intolleranza religiosa, un elogio alla ragione e al dialogo. L’ultimo imperatore romano a Costantinopoli, Manuele II Paleologo e il Persiano, un muteriz, cioè un sapiente della legge islamica, impegnati in una conversazione, che può essere letta come un impulso per un dialogo tra cristiani e musulmani. Il pontefice-teologo ha voluto, anche attraverso questo scritto, accostarsi all’ancora attuale situazione dell’Islam, della guerra santa, dell’Europa, al delicato argomento di fede e ragione, coniugando la fede cristiana, da lui definita «religione della ragionevolezza», a quella islamica, che, al contrario, manca di tale aspetto, trasformando, spesso, la fede in violenza. Temi, dunque, che incidono fortemente sulla società e la politica dei nostri tempi.
Da un passato che invoglia alla tolleranza e alla comunicazione, in Problemi e Riflessioni ci soffermiamo su di una società feroce che cambia, e purtroppo non sempre in meglio, con il testo intitolato Dalla violenza virtuale alle nuove forme di bullismo. Strategie di prevenzione per genitori, insegnanti e operatori, stampato dalle Edizioni Magi, recensito da Annalice Furfari. Nel saggio, gli psicologi Loredana Petrone e Mario Troiano hanno analizzato il fenomeno del “bullismo”, cercando soprattutto di fornire delle soluzioni possibili per guarire i ragazzi, e quindi la società, da questo problema.
Ma la storia non è solo nei libri. Come possiamo notare dando uno sguardo alla rubrica di Storia contemporanea, a volte essa si scopre anche nella passione che muta in voglia di raccogliere frammenti e oggetti appartenuti al passato; questa passione prende il nome di “collezionismo”. Sono molte le persone affette da questo hobby, uno tra i tanti è Michele Polisicchio, che nell’incontro con il nostro articolista Carmine De Fazio ha voluto raccontare la sua bella “ossessione” e le sue ricerche, effettuate nei mercatini in giro per l’Italia, o nei boschi, alla ricerca degli accampamenti militari.
Per immergersi in una diversa, e forse utile, esperienza, ancora in Problemi e Riflessioni Ausilia Gulino ci suggerisce il romanzo che ha voluto leggere per noi, Fiori di serra, della Serel International Eeditrice, di Miriam Ballerini, nel quale la scrittrice racconta anche del suo breve soggiorno da innocente all’interno di un carcere. Una scelta coraggiosa che consente di poter modificare il proprio punto di vista sulle persone che in un carcere non entrano per scelta volontaria.
Alcune volte, si dice, la realtà supera la fantasia, altre no, ma forse vale comunque la pena di raccontarla, se poi la si racconta bene sottolineando il caos che la vita con le sue mille storie produce, giocando a intrecciare e legare storie e personaggi, si potrebbe ottenere un romanzo come Abbi cura di te, di Daniela Gambino, pubblicato da Barbera editore, e proposto per la rubrica di Letteratura da Letizia Bognanni.
La comunicazione: un progetto d’arte
Scrivere può essere frutto di una ricerca tra le parole, tra suoni e ritmi, perché l’opera non abbia solo il potere di rappresentare ma anche di custodire, e allora ecco figure mitologiche, ecco emozioni, pensieri e ricordi che diventano canti poetici; e così che scrive Assunta Morrone nella sua raccolta di poesie dal titolo Come fa l’onda. Donne, metamorfosi nel mito, pubblicata da Falco editore, che Anna Guglielmi ha voluto proporci per Civiltà letteraria.
Per rituffarsi nel tempo e ripercorrerlo a ritroso fino alla propria infanzia, ancora una volta per la rubrica di Letteratura, Margherita Amatruda ci consiglia la lettura del libro Favol’io, di Irene Caliendo, alle stampe per Albus edizioni, una raccolta di favole scritte per i bambini, ma che dovrebbero essere lette soprattutto dagli adulti. Storie che spiegano come la realtà sia molto diversa dalla fantasia, più impegnativa, ma grazie a una buona consapevolezza di sé la si può amare, trovando il proprio posto nel mondo.
Nuovamente in Civiltà letteraria, Simona Corrente guarda, invece, a una realtà che ha perso la sua morale e il rispetto per l’essere umano, dove è sopravvissuta solo la brama di soddisfare i propri bisogni, la commedia teatrale intrisa di soprusi di Saverio La Ruina, attore-scrittore, che racconta uno spaccato di un Sud stereotipato in Kitsch Hamlet, pubblicato da Abramo editore.
E infine la nostra rubrica Un sito al mese apre una porta sul mondo del web per i giovani creativi italiani. A tal proposito Roberta Santoro ha visitato per noi il portale www.forumautori.com, che permette di entrare in altri siti. Esso può svolgere funzioni di ricerca, offrire servizi di informazione e di altro genere, destinato in particolare a chi ha interesse nel mondo dello spettacolo, dove potrà trovare molte informazioni, alcune in merito ad audizioni e casting per danza, moda, cinema, televisione e pubblicità.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 15, novembre 2008)