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A XI, n. 115, aprile 2017
Alla scoperta della vera vitalità
al di là delle ideologie sociali
di Gilda Pucci
In uscita da il Ciliegio, il viaggio verso la completa libertà della psiche attraverso un risveglio della coscienza
Ogni essere umano aspira alla libertà, da sempre. L’intera storia dell’uomo è segnata dalla necessità di liberarsi da ogni costrizione, catena sociale, sofferenza, ignoranza culturale, vincoli geografici. La forma di libertà più ambita è senza dubbio quella della psiche, quella dell’insoddisfazione di vivere. Il segreto per raggiungerla è il progresso della coscienza, espanderla, procurando pace e vitalità andando oltre le ideologie, le credenze religiose, sociali, etniche e culturali.
Tutto questo è la guida di Loris Allemann, Ricomincio da qui di prossima pubblicazione presso il Ciliegio.
Ricominciare dalla vitalità
Il sistema attuale sembra non favorire, ma al contrario contrastare la vita e, per superare la questione, è necessario che la logica del profitto sia sostituita dal “principio di vitalità”.
L’autore si domanda come sia possibile applicare tale principio alle merci di consumo, ad esempio, facendo riferimento a un prodotto abbastanza diffuso nel mondo, l’hamburger. Bisogna considerare l’impatto ambientale: la deforestazione per gli allevamenti, il prosciugamento delle risorse d’acqua, l’inquinamento dell’aria, lo sradicamento delle popolazioni indigene, l’insorgere di disturbi di salute dovuti allo sfruttamento della manodopera e all’inquinamento che questo cibo produce. Danni provocati alla vitalità del pianeta e all’uomo.
Attraverso le nostre scelte quotidiane orientiamo, dunque, senza rendercene conto, le nostre scelte verso la vitalità umana o verso il profitto.
Si delinea fra le pagine l’attuale crisi economica globale che sembra non risolversi. Tuttavia, il crollo di questo sistema economico non rappresenterebbe affato un problema per l’umanità, secondo il libro in questione, anzi risulterebbe come il crollo di un sistema che ha rallentato e rallenta il progresso della coscienza umana, soffocando la libertà dell’individuo.
All’interno del testo ritroviamo esempi interessanti sulle false credenze operate da questo sistema economico, come il fatto che la felicità risiede solo nel raggiungimento di un bene materiale o che l’uomo è egoista per natura e non cambia.
Un testo un po’ complesso, però, senza dubbio, valido. Uno strumento sicuramente curioso e capace di trasmettere e impartire lezioni di serenità interiore.
Il suggerimento di Allemann è di ridare il giusto significato all’espressione “qualità della vita”, equilibrio consapevole dei reali bisogni dell’essere umano, che sono: nutrimento, creatività, attività, relazione, comunicazione, conoscenza e unità.
Ogni persona di qualunque cultura o etnia sviluppa un benessere proporzionato al grado in cui riesce a soddisfare questi bisogni e non in base alla disponibilità materiale. Non è difficile trovare persone povere dal punto di vista materiale, ma con una qualità di vita molto alta e persone benestanti chiuse in loro stesse, passive e automatizzate dal sistema.
Il significato che si estrapola dal libro va cercato fra i ragionamenti dell’autore; si scopre, via via che si legge, dove ogni capitolo aggiunge un tassello in più che certifica la teoria dell’espansione della coscienza.
Molte volte è proprio la visione distorta della realtà che rappresenta il primo ostacolo del progresso. Il vero limite è la mente umana, non la realtà; andando oltre le possibilità conoscitive della ragione si spalanca un universo di possibilità e, appellarsi alla sola razionalità, significa escludersi dalla conoscenza reale. L’essere umano dispone di possibilità conoscitive ben più evolute e illimitate rispetto al solo intelletto razionale.
Un trattato filosofico che trasmette sani principi per vivere in serenità, fuori dal consumismo e dalla realtà esageratamente frenetica; un ritorno alla spensieratezza, alla scoperta, al gusto primitivo e alle gioie primordiali.
All’interno della guida si parla del “falso sé”, del timore, del desiderio e di altri argomenti che ci riguardano da vicino. Ad esempio, se il pensiero è indotto dalla consapevolezza pura, sostiene lo scrittore, si avranno pensieri liberi e originali, se al contrario il pensiero è indotto da sensazioni, timori, credenze, esso sarà distante dal vedere l’essenza reale.
Davvero tanti i temi trattati all’interno del testo, veramente un approccio utile alla vita, soprattutto per chi vede tutto nero o convive con l’amaro nel cuore e che veramente potrebbe ricominciare da qui.
Gilda Pucci
(www.bottegascriptamanent.it, anno XI, n. 115, aprile 2017)
Teresa Elia, Ilenia Marrapodi