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A. XVIII, n.196, gennaio 2024
se la scuola italiana è riformabile di Alessandro Milito
Per Rubbettino, Alessandro Vinci raccoglie critiche
e proposte relative ai tratti del sistema dell’istruzione
Nel film La scuola di Daniele Luchetti il consiglio di classe della IV A si riunisce in palestra perché il soffitto della biblioteca, generalmente utilizzata per le riunioni del corpo docente, è crollato. La lunga scena che segue rappresenta uno dei momenti più riusciti del filone cinematografico a tema scuola, particolarmente fiorente all’inizio degli anni Novanta. Il confronto tra i docenti, che devono giudicare una classe “complicata”, e il preside, particolarmente ignorante e inadatto al ruolo, è tanto ironico quanto illuminante.
Ogni insegnante è descritto in tutta la sua umanità: c’è chi vuole finire il prima possibile il consiglio perché deve tornare a casa dalla figlia, c’è chi prende poco sul serio il momento e chi si sente investito di un ruolo da esercitare con severità e rigore.
Altrettanto diversi sono i metodi di giudizio sui singoli studenti: chi vorrebbe mandarli a «zappare la terra», chi si dimostra sensibile a ogni loro minimo progresso e vorrebbe salvare il salvabile e chi invece si oppone alla promozione di tutti, sostenendo che il proprio giudizio deve continua
nel Novecento italiano di Elvira Mancuso Giovanna Capelli, per Mimesis, ricostruisce
le varie vicende politiche del Centro Mao
Sappiamo bene che tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento il mondo è travolto da conflitti economici, politici e sociali; il clima internazionale è permeato da eventi che sconvolgono gli equilibri generali in maniera irreversibile: la guerra fredda tra il blocco sovietico e quello statunitense, la lotta all’imperialismo del nord America, la guerra del Vietnam, il razzismo imperante negli Usa e i conseguenti movimenti per i diritti civili; sono queste le dinamiche che cambiano la vita politica e culturale dei paesi a livello globale, attraverso modalità che non hanno precedenti e che, sicuramente, non si ripeteranno, non con la stessa potenza.
L’Italia non si sottrae a questi meccanismi. Quella che possiamo definire la scintilla che scatena il Sessantotto in Italia – l’occupazione dell’Università “Cattolica” di Milano da parte di decine di migliaia di studenti in protesta e, più tardi, il massacro di largo Gemelli – è l’occasione in cui si incontrano Gianni Zambarbieri e Giovanna Capelli.
Da quel momento la loro vita politica e sentimentale continua
un’intera vita di Ilaria Coppolaro L’intenso testo di
Eleonora Benedetti
edito da Armando
«Se ne sono andati tutti, anche sua moglie e suo figlio. Ci sono solo lui e il muratore che sta gettando l’ultima calce sul tombino dove poco prima, in una bara semplice e lucida, è stato deposto il corpo di sua madre». Per mettere in risalto i contenuti del testo Non è il tuo nome (Armando Editore, pp. 112, € 15,00) di Eleonora Benedetti si può cominciare da questa citazione.
L’autrice, che ha scritto fiabe e filastrocche fin da bambina, in questo suo secondo romanzo, ci fa conoscere Antonio che, mentre partecipa alla sepoltura di sua madre, vede avvicinarsi una giovane donna che desidera fargli le condoglianze.
Questo incontro lo porta a ripercorrere la vita travagliata della donna che lo ha messo al mondo, la stessa che appena ventenne viene cacciata di casa perché incinta. A darle accoglienza è una signora colta e nobile che la aiuta in ogni problematica quotidiana.
La storia fa da spola tra Montefalco e Trevi, un paese di campagna ancora scosso dal secondo conflitto mondiale, ancorato alle tradizioni e in cui una ragazza si ritrova a lottare per il bene del figlio che porta in grembo.
continua
tra il dover restare
e il voler ritornare di Bianca De Peppo Cocco Rubbettino divulga Saverio Strati:
le vicende di un italiano espatriato
In un periodo storico in cui le immigrazioni di massa rappresentano un fenomeno così discusso e dibattuto, le vecchie storie di emigrazione degli italiani ci ricordano come lo spostamento in terra straniera in cerca di fortuna sia sempre frutto di scelte obbligate e urgenti che vanno oltre il volere e le possibilità dei singoli, spesso in balìa di condizioni esterne ingovernabili e soffocanti.
In questo romanzo, edito nel 1972 da Mondadori e poi, di nuovo, da Rubettino nel 2022, lo scrittore italiano Saverio Strati, che appoggia la narrazione alla sua personale esperienza, ripercorrendo i luoghi della sua vita, ci racconta l’emigrazione da dentro attraverso il punto di vista continua
riscoperta
del proprio sé di Ginevra Alibrio Per Pellegrini, Iorfida
compie un viaggio segnato
dall’urgenza del ritorno
Il racconto di Eliana Iorfida ha il temperamento del grecale impetuoso che scombina le sorti di una «terra maliarda, che mentiva dicendo il vero e svelava verità nella farsa». È nóstos nel senso pieno del termine: ritorno. Alla terra, alle radici, all’infanzia. Il figlio del mare (Pellegrini, pp. 208, € 15,00) è un viaggio continua
criminalità e
archeologia di Emanuele Natale Edito da Nep, un libro
in cui Gino Carlomagno
coniuga “giallo” e storia
Misteriosa morte nella Tuscia (Nep edizioni, pp.150, € 15,00) è un libro di narrativa di genere giallo scritto da Gino Carlomagno. L’autore ha iniziato a pubblicare nel 2000 anche se ha da sempre coltivato la passione per la lettura e la scrittura, così come si legge sul sito della Nep edizioni, realizzare il sogno di pubblicare i suoi romanzi. continua
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi