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A. XVII, n.186, marzo 2023
per i ricavi pubblicitari online di Alessandro Milito
Approvato il regolamento Agcom che vuole far fronte
al dislivello contrattuale fra editori e giganti del Web
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha approvato il regolamento per la definizione dell’equo compenso per l’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico. Si tratta dell’ultimo tassello del recepimento della cosiddetta Direttiva copyright, ovvero la più recente e ambiziosa normativa Ue in materia di tutela del diritto d’autore. Un percorso già seguito attentamente da questa rivista negli articoli pubblicati nel 2019 a firma di Michela Mascarello, e nel 2021 e che, con l’approvazione del regolamento dell’Autorità garante, approda a un punto di svolta. continua
in un mondo così cinico? di Alessandra De Santis In un saggio edito da Infinito, Terrone analizza
il senso della vita attraverso BoJack Horseman
«Perché le persone, pur anelando la felicità, finiscono spesso e volentieri per agire in modo da rendere la propria esistenza irrimediabilmente infelice?» È questa la domanda alla base dell’analisi compiuta da Enrico Terrone - ex insegnante di cinema all’Università del Piemonte e redattore di Segnocinema e Rivista di estetica -, nel suo saggio La ricerca dell’infelicità. Il mondo alla rovescia di BoJack Horseman (Infinito edizioni/Edizioni estemporanee, pp. 96, € 12,00).
L’autore, analizzando la trama e la struttura della serie d’animazione firmata Netflix, tenta di stilare un’interpretazione del carattere e del comportamento dell’insolito protagonista, un cavallo cinquantenne che negli anni Novanta era diventato una star di Hollywood e ora è alle prese con i fallimentari tentativi di rilancio della sua carriera. Tuttavia, è proprio il suo modo cinico di vedere ed esperire la vita a portarlo, continua
snaturante di Mario Saccomanno Un testo Pellegrini
sul sensibilizzare
riguardo certi luoghi
Sono diversi gli scrittori che, nel corso del tempo, hanno deciso di raccontare i tratti della propria città o del proprio Paese. Ovviamente, le ragioni di questa scelta sono svariate. Eppure, per arrivare a dare forma concreta a questo bisogno, si è dovuto sempre porre come tassello decisivo del proprio percorso l’osservazione minuziosa del luogo prescelto. Da lì, è susseguita inevitabilmente l’attenzione smisurata verso tutta la serie di testimonianze di cui si è potuto disporre.
Dunque, quanto occorre sottolineare è che, in un agire siffatto, le tracce del passato si possono incontrare non solo nelle documentazioni storiche, ma anche nella vita di tutti i giorni, magari negli umori sprigionati nei quartieri o nei luoghi circostanti a quello su cui si è deciso di concentrarsi. Così, si tratta di far leva su una serie di elementi impressi sia nella storia materiale, sia in quella immateriale, cioè in quel patrimonio composito formato, per esempio, da espressioni orali, da pratiche sociali, da riti o ancora dall’artigianato locale di cui ogni individuo, sebbene in gradi e modi differenti, ne è imbevuto.
Di sicuro, aspetti di interesse si possono rinvenire con semplicità nelle vicende che hanno contraddistinto l’esistenza di alcune delle figure più rappresentative o delle famiglie che hanno avuto un peso sociale per l’intera comunità. Pertanto, è chiaro che, al di là continua
dibattuto: la morte.
Quindi parliamone di Mario Saccomanno Un saggio di Nep edizioni in cui
Carolo mostra nuovi spazi d’analisi
Il tema della morte è sempre stato ricorrente nell’indagine filosofica. In merito, non di rado, le riflessioni di pensatori imprescindibili hanno fatto leva su una concezione dualistica che discerneva il corpo dall’anima. Così, si è sovente posta una distinzione netta tra una parte caduca e una più elevata che, in quanto tale, spesso è stata intesa come capace finanche di sfuggire alla decomposizione materica.
In merito, si può affermare che, nelle varie dottrine che accettano questo vero e proprio principio vitale imperituro contenuto in ogni essere vivente, la morte equivale a una separazione, un evento che porta a un nuovo ciclo di vita dell’anima.
Dunque, sin dagli albori del pensiero mitico-filosofico, il rapporto tra anima e corpo è risultato essere centrale. Discuterne ha sempre voluto dire soffermarsi anche, e soprattutto, sulla morte terrena che è stata vista come un ritorno, come il modo attraverso cui poter sfociare nell’universale o, ancora, tra altre innumerevoli prospettive, come fase conclusiva di una preparazione o un costante avvicinamento a un’esistenza più compiuta. continua
sempre e con
ogni mezzo di Mario Saccomanno Una raccolta per 4Punte in
collaborazione con “Libert’aria”
fa riflettere sulla grande Storia
Le attività e il catalogo della casa editrice 4Punte edizioni prendono corpo a partire dall’analisi della società odierna. Nello specifico, l’interesse è riposto in modo marcato verso la visione egoistica rinvenuta con semplicità nei tratti che connaturano il quotidiano. continua
dalle molte
applicazioni di Mario Saccomanno Per Nep un testo su come
l’uomo dipenda dalla natura
Il termine Artemisia rimanda a un genere di piante per lo più erbacee il cui intreccio con le vicende umane sussiste in modo marcato da secoli.
Etimologicamente il rifacimento più immediato riguarda Artemide, la dea greca degli animali, della foresta, dei boschi e della caccia, oltre che protettrice della pudicizia e della verginità. continua
Ilenia Marrapodi, Maria Chiara Paone