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Home Page (a cura di Ilenia Marrapodi) . A. IX, nn 99/100, nov/dic 2015

Zoom immagine Bellabarba nel suo primo romanzo
mette tutti gli ingredienti giusti

di Letizia Rossi
L’autore romano con il suo esordio edito da Robin sorprende tutti:
storia di precariato sociale ed emotivo… con quanto basta di cucina


Lo scorso 6 novembre, presso la libreria La Feltrinelli di viale Libia a Roma, in un clima di festosa convivialità l’agenzia letteraria Bottega editoriale e la casa editrice Robin edizioni hanno presentato il romanzo Q.B. A volte non basta osservare. Serve anche aggiungere di Marco Bellabarba. L’evento ha visto la partecipazione della scrittrice Elisabetta Villaggio, che ha relazionato sul libro, e di Fulvio Mazza, direttore di Bottega editoriale, che ha moderato il dibattito. Era presente anche l’autore che, al termine della presentazione, si è prestato al “firmacopie” per i presenti. Come in una grande festa tra amici di vecchia data, la presentazione ha visto l’alternarsi di conversazioni sul cibo e dibattiti sul romanzo, il tutto accompagnato dalla visione del booktrailer del libro. Non sono mancati momenti scherzosi, con protagonista lo stesso Bellabarba, che hanno contribuito a rendere ancora più piacevole la presentazione.
Di seguito proponiamo la recensione del libro.

A chi non è capitato, nel corso della vita, di dover ridimensionare i propri obiettivi e le proprie aspettative? Quel preciso momento in cui ci si accorge che è necessario fare un bilancio delle proprie esperienze e riprogrammare di conseguenza il futuro diventa un punto di non ritorno, nel quale il mondo sembra sgretolarsi in pezzettini minuscoli, e ci si vorrebbe solo addormentare e svegliarsi quando il peggio sarà passato. È esattamente questa la situazione emotiva in cui il lettore incontra Paolo, il protagonista della storia, e che costituisce l’incipit di Q.B. A volte non basta osservare. Serve anche aggiungere (Robin edizioni, pp. 392, € 16,00), romanzo d’esordio di Marco Bellabarba.
Autore della scuderia di Bottega editoriale, Bellabarba riesce, con uno stile fresco, accattivante e ironico, a catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime righe, e gli fa conoscere uno spaccato estremamente realistico della vita di un giovane trentenne alle prese con il proprio destino.

Amore, lavoro e famiglia in equilibrio precario
Paolo Trovati è un trentaduenne intelligente, ambizioso e determinato, convinto di non potersi permettere troppe distrazioni se vuole raggiungere i suoi obiettivi. Eppure, proprio questa cieca devozione al dovere non gli permette di cogliere i segnali di allontanamento da parte della donna che ama, e così, suo malgrado, si ritrova single e a fare l’agente di vendita per una ditta di ricambi per auto; un lavoro che non avrebbe mai immaginato di fare e con un contratto in scadenza alla fine dell’anno. Tutto quindi per Paolo è in equilibrio precario e la difficile gestione dei rapporti con i genitori, soprattutto con la madre, non fa altro che aggravare di un ulteriore peso la sua sfera emotiva. Nelle prime pagine del libro l’universo sembra divertirsi a giocare con lui, in quell’afoso luglio, creandogli una difficoltà dietro l’altra, ma forse si tratta semplicemente del segnale che finalmente sta per cambiare qualcosa.

Incontri inattesi possono creare piacevoli cambiamenti
È l’arrivo di un nuovo stagista nell’azienda per la quale lavora Paolo a costituire il primo tassello dell’intricata trama che il destino sta tessendo per lui. «Ecco, la prima cosa che mi colpì di lui fu una sorta di irritante moderazione, l’impossibilità di trovargli addosso un eccesso, dunque un motivo di interesse, qualcosa che fosse capace di attirare l’attenzione. Niente». Un incontro tutt’altro che gradito quello con Enrico, eppure Paolo inizia a percepire qualcosa nel nuovo stagista che gli suggerisce che il ragazzo sarebbe potuto diventare più di un semplice collega: «Dopo avermi fatto incazzare, quel tipo iniziava a divertirmi. Avevo voglia di scoprire fin dove sarebbe arrivato».
Difatti è proprio a causa di un inaspettato invito a cena a casa di Enrico che Paolo conosce la zia, Luisa, una brillante chef che lo convincerà a seguire un corso per imparare i rudimenti della cucina durante le ferie estive. Ed è proprio varcando la soglia della cucina che per Paolo si apre un mondo nuovo, fatto di sapori, odori e consistenze tutte da scoprire: «Non avevo mai messo il naso dentro a un enorme ciuffo di valeriana, né avrei potuto pensare che con questa ci si sposassero bene le fette d’arancia». Grazie alla sapiente guida e ai preziosi consigli di Luisa, Paolo non solo impara a preparare piatti prelibati, ma soprattutto scopre che in tutte le ricette, come nella vita, gli ingredienti segreti per una buona riuscita sono l’amore e il coraggio; da aggiungere q.b. (quanto basta).

Suspense in cucina
Uno degli aspetti sicuramente più interessanti del libro di Bellabarba è il modo in cui si alternano i diversi piani temporali nella narrazione; i flashback si integrano in maniera calibrata al presente, e forniscono al lettore le giuste informazioni per comprendere meglio le motivazioni e gli stati d’animo di Paolo. Altra nota intrigante è la presenza di una sottotrama che si svolge in parallelo alla narrazione principale, dai toni spiccatamente gialli e che tiene alta la suspense del lettore. È proprio questo espediente narrativo che rende Q.B. A volte non basta osservare. Serve anche aggiungere un cook novel innovativo e notevole.
Fermarsi, prendere fiato e guardarsi intorno: non è un lusso, ma una necessità per non perdere il contatto con la parte più intima di noi stessi. Questo è il modo di agire per rispettare appieno la propria individualità, ed è il fondamento del significato più profondo della vita. Ricordarci, in ogni istante, che siamo esseri speciali e non solo il prodotto sociale della cultura in cui viviamo. Sono le nostre scelte a determinare chi siamo e cosa diventeremo, e saperle compiere, senza snaturare la propria identità è ciò che più si avvicina alla ricetta per la felicità.
È questa la ricompensa che Paolo Trovati conquista al termine del suo viaggio, ed è questo il senso ultimo del romanzo: ricordarci che la vita va assaporata in ogni suo aspetto e in ogni momento senza mai rinunciare alle persone capaci di farci battere il cuore.

Letizia Rossi

(www.bottegascriptamanent.it, anno IX, n. 100 dicembre 2015)

Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT