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A. XVI, n. 180, settembre 2022
e sconfitte del “Vecchio leone” di Mario Saccomanno
Nel libro di Leporace, edito Pellegrini,
strategie di un uomo politico di spessore
Lo scorso 25 aprile si è svolta a Cosenza la cerimonia inaugurale della scultura in bronzo raffigurante il leader socialista Giacomo Mancini, indubbio protagonista del panorama politico italiano che si spense l’8 aprile 2002, a ottantasei anni.
L’opera – promossa dalla fondazione a lui dedicata, che porta il suo nome, e realizzata dall’artista napoletano Domenico Sepe – è stata disposta all’inizio di corso Mazzini, nei pressi del Palazzo Bruzi, sede del Comune.
Indubbiamente, sia il giorno, sia il luogo non sono stati casuali. In effetti, disvelare continua
Camus vs De Angelis di Emiliano Peguiron Un libro interessante edito Ilisso/Rubbettino
prefato dal professor Nicola Merola
È possibile che un autore come Raoul Maria De Angelis finisca, per usare un eufemismo, in secondo piano? Eppure stiamo parlando di un autore pubblicato originariamente da Mondadori e, come si avrà modo di approfondire nel seguente articolo, di un’opera che ha una potenza nel contenuto e nello stile realmente degna di nota. Per non parlare dello scandalo che il titolo in questione suscitò nella società italiana della prima metà degli anni Quaranta del Novecento e, come ci insegnano tanti altri casi in letteratura, lo “scandalo” coincide spesso con opere che scuotono le coscienze, dunque da tener sott’occhio.
La peste a Urana (Ilisso e Rubbettino, pp. 178, € 5,90) è il titolo dell’opera, di cui parleremo a seguire. Tra i tanti aspetti che riguardano l’opera si è scelto di approfondire i seguenti: la figura di Giovanni, personaggio principale, e il suo rapporto con la peste e con la sessualità, il rapporto tra l’opera di De Angelis e quella di Camus e, infine, l’importanza di riscoprire gli autori locali in tutte le loro peculiarità. continua
tormentato di Costanza Parisi Una storia di affetti
“malati”, edita NeP.
Con Beatrice Donnini
Protagonista di questo lungo racconto non è solo l’amore, ma anche la profonda analisi della mente umana, in questo caso piuttosto problematica. La storia raccontata da Massimo Billia nel testo Violene (NeP edizioni, pp. 54, € 12,00), rappresenta un’analisi cruda e ben rappresentata di una persona che, dentro di sé, cela un profondo malessere. Violene, la protagonista femminile di quest’opera facente parte della “Scuderia letteraria” di Bottega editoriale, ci è presentata dal punto di vista del protagonista maschile di cui però non conosciamo il nome ed è la decisiva rappresentazione di un dolore interiore ben più difficile da sradicare.
È da considerare notevole anche la Prefazione scritta da Beatrice Donnini, nella quale analizza in maniera puntuale l’anima nascosta del testo, va oltre quindi la complicata storia d’amore tra i due personaggi. Arriva fino al cuore della situazione, unendo questo genere così particolare, a metà tra la narrativa d’amore e il fantasy, all’attualità, dando importanti spunti di riflessione sulla società contemporanea, in particolare sul rispettivo ruolo dell’uomo e della donna.
Nella Roma bella…
Il nostro protagonista incontra e si innamora di questa giovane donna, Violene, «in grado di coinvolgere e sconvolgere tutti i sensi», durante una serata divertente continua
permette di cogliere
i tratti della Resistenza di Mario Saccomanno Per 4Punte, Olimpia Capitano sostiene
di evitare dannose semplificazioni
Nel 1921, durante il XVII Congresso del Partito socialista italiano, ci fu un dibattito scaturito dalle richieste avanzate dalla Terza internazionale (Comintern). L’organizzazione, nata nel 1919 sotto l’iniziativa dei bolscevichi, aveva come scopo quello di raccogliere al suo interno i partiti comunisti in modo da espandere la rivoluzione su scala mondiale. Tra le condizioni, i celeberrimi 21 punti, spiccava l’esclusione da mansioni rilevanti delle parti riformiste e centriste in quei gruppi politici che avrebbero voluto aderire.
Il luogo in cui si tenne il Congresso fu il teatro Carlo Goldoni di Livorno. Il clima non fu affatto disteso. La maggior parte dei componenti del Psi respinsero il presupposto di allontanamento dei riformisti. Da qui, il 21 gennaio una frangia del raggruppamento politico, optato per la scissione, diede vita ufficialmente al Partito comunista d’Italia (Pcdi). continua
di un libro
“sbagliato” di Massimiliano Bellavista Ediciclo sfrutta un refuso
a suo vantaggio, in un libro
che esalta la natura
Nel nostro mondo, ci sono errori dappertutto, e il mondo delle parole e dei libri non può certo fare eccezione: persino nella prima edizione della nostra Costituzione si trovano refusi (ne abbiamo anche parlato qui), come del resto nelle prime versioni a stampa della Bibbia. continua
diventare
grandi! di Alessandro Milito Veronica Raimo per Einaudi
si racconta in un romanzo
tra autoironia e fiction
La pandemia ha riscritto i rapporti interpersonali, costringendo a rivedere gli equilibri sui quali si reggevano coppie, amicizie e famiglie. La dimensione della quarantena, e i suoi faticosi strascichi, hanno messo a nudo le contraddizioni e le verità alla base di tante relazioni: continua