Homepage - Accesskey: alt+h invio
Editore: Bottega editoriale Srl
Società di prodotti editoriali, comunicazione e giornalismo.
Iscrizione al Roc n. 21969.
Registrazione presso il Tribunale di Cosenza
n. 817 del 22/11/2007.
Issn 2035-7370.

Privacy Policy

Direttore responsabile: Fulvio Mazza
Direttore editoriale: Mario Saccomanno
A. XVIII, n. 206, dic. 2024
Sei in: Articolo




Letteratura contemporanea (a cura di Francesca Rinaldi) . A. IX, nn. 93/94, mag/giu 2015

Zoom immagine La musica
come dono

di Guglielmo Colombero
Un battito di cuore
diviene melodia.
Un romanzo Neos


«Le musiche spaziano tra diversi stili e alcune richiamano vagamente le sonorità di Ennio Morricone, pur esprimendo un’originalità e un carattere specifico. Potrebbero a pieno titolo servire da colonna sonora per qualche film. Sono brani dalla tessitura semplice e lineare, tutti molto gradevoli. È una musica che rilassa e infonde benessere, “musica soft”, come l’ha definita l’autore stesso». Quella appena citata parrebbe la recensione delle composizioni di un musicista di professione… ma non è così. Il libro di Nazzareno Lasagno, intitolato Una storia di cuore e di musica. L’incredibile caso di Antonio Maria Lacasella (Neos edizioni, pp. 104, € 13,00), infatti, è il toccante racconto di una vicenda a dir poco singolare: un certo giorno, un impiegato delle poste di cinquantacinque anni, Antonio Mario Lacasella, scampa alla morte per un soffio. Colpito da un grave attacco cardiaco, durante la convalescenza si accorge di essere posseduto da un irresistibile impulso a suonare. Ma senza conoscere le note, e senza aver mai preso in mano uno strumento: gli basta poggiare le dita sulla tastiera di un organo della parrocchia di Trana, ed ecco scaturire, in un arco di tempo relativamente breve, qualcosa come duecento brani musicali. L’autore del libro, classe 1946, dopo la laurea in Scienze politiche e una brillante carriera come consulente informatico, ha svolto per un trentennio l’attività di imprenditore nel settore dell’Information Technology, per poi fondare nel 2006 la casa editrice Rolling Group. Ex dipendente Olivetti in gioventù, ha rievocato questa esperienza nella sua opera prima, Il pino di Via Jervis. Anni verdi all’Olivetti dopo Adriano e prima di De Benedetti (Daniela Piazza, 2009). Con Neos ha inoltre pubblicato nel 2011 un’antologia di racconti, Pezzi unici. Scrive Anita Zolfini nella Prefazione: «Ho conosciuto per la prima volta Antonio in un pomeriggio di maggio 2009, seduti a un tavolino di un bar di Trana. Con sorprendente e rara passione, ha iniziato un lungo racconto, terminato con le note del suo primo cd emesse dall’autoradio della sua macchina. Mentre ascoltavo quelle melodie, i pensieri vorticavano, finendo tutti con un punto interrogativo: com’è possibile, da un momento all’altro, ritrovarsi compositore, senza sapere nulla di note, pentagrammi e accordi? Talento nascosto, dono, miracolo?».

Un fluido creativo che scorre dal cuore verso le dita
Lacasella stesso racconta quella svolta epocale nella sua esistenza: «Appoggiando la mano destra sui tasti, ho avuto una sensazione bellissima e strana, mai provata nella mia vita. Mi è sembrato che qualcuno stesse guidando la mia mano. Ho premuto alcuni tasti, poche note, semplici ma belle. Ho suonato per circa mezzora. Ed è venuto fuori un inizio di melodia. Infatti quel primo brano si chiama Inizio. E io mi sono sentito molto bene, mi sono sentito in paradiso». Il primo cd, For Adrian, è dedicato alla moglie di Antonio, Adriana, madre dei suoi due figli, Fabio e Alessia. Sottolinea l’autore: «Sul retro del cd, accanto alla foto di Adriana, si può leggere una frase: “Nella sorgente della forza dell’arte attingerò la dolcezza, la serenità ed il sorriso per donarli agli altri”. Queste parole sono un vero programma di vita per Antonio, che vuole condividere con gli altri il dono ricevuto. È pronto ad affrontare con spirito diverso una nuova ed entusiasmante fase della sua avventura umana e spirituale. È come se stesse vivendo una seconda esistenza, assai diversa dalla precedente». La proliferazione spontanea delle composizioni musicali di Antonio è paragonabile a una cascata di energia sgorgata da quell’abisso nero in cui stava per precipitare a causa della malattia. Una specie di germinazione oscura e vitale, che dalle proprie origini misteriose ricava una linfa rigenerante, più forte della morte: «Il compositore Antonio Maria Lacasella è come un pittore che combina, miscela, amalgama i colori primari – rosso, giallo, blu – per ottenere le più variegate sfumature, e attraverso la musica trasferisce le sue suggestioni».

Un fiume carsico di melodie che riemerge alla luce
Il secondo cd di Antonio, I petali della vita, trae ispirazione dalla tragica morte di una sedicenne in una sciagura stradale, con risvolti che fanno pensare alla “sincronicità” teorizzata da Jung: «Brano venato di struggente malinconia ma anche di grande serenità. È una melodia sognante, con un che di celestiale, in cui flauto e pianoforte dialogano in un felice intreccio di note». I testi delle canzoni presenti nel terzo cd, intitolato Al sorgere del sole, sono scritti dalla moglie di Lasagno, Anna Daniele, autrice di poesie più volte premiate in concorsi letterari e appassionata di pianoforte. Osserva Lasagno: «Le canzoni non sono sicuramente prodotti commerciali, anzi per certi versi possono risultare un tantino controcorrente poiché non assecondano le attuali tendenze canore, affollate di amori disperati, di storie confuse e di parole spesso senza senso, ma cercano di offrire temi positivi, in linea con lo spirito del compositore e dell’autrice. Sono canzoni con parole semplici e comprensibili, mai superficiali. Invitano alla riflessione, al coraggio e a dare un senso alla vita, partendo dalle cose belle». Il 28 novembre 2013 Lacasella vive un’altra indimenticabile emozione: è ospite della trasmissione Storie Vere, condotta su Raiuno da Eleonora Daniele (strana coincidenza: stesso cognome della paroliera delle sue canzoni!). La notorietà mediatica ottenuta sugli schermi televisivi arriva dopo un’intensa attività artistica: Antonio organizza diversi concerti con finalità benefiche, sempre accompagnato dal favore del pubblico, a Trana, a Bruino, a Orbassano, a Piossasco, a Reano, a San Secondo di Pinerolo e, il 23 novembre 2013, anche a Torino, alla Sala teatro dopo lavoro ferrovieri di via Sacchi, con il patrocinio dell’Associazione italiana glicogenosi. Persiste comunque l’enigma sulla sua capacità di azzeccare gli accordi giusti, e Lasagno lo mette in evidenza: «Mentre è comprensibile che con una mano chiunque possa trarre una qualche elementare melodia su una tastiera, è molto più difficile trovare gli accordi adatti ad accompagnare la melodia senza un minimo di conoscenza delle tecniche musicali». Conclude l’autore: «Quali che siano gli strumenti con cui cerchiamo di spiegare la realtà, di fronte a determinati fenomeni dobbiamo sospendere il nostro giudizio e accettare l’esistenza di qualcosa di misterioso e, al momento, inesplicabile.

Guglielmo Colombero

(www.bottegascriptamanent.it, anno IX, n. 94, giugno 2015)

Progetto grafico a cura di: Fulvio Mazza ed Emanuela Catania. Realizzazione: FN2000 Soft per conto di DAMA IT