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A. XVI, n. 179, agosto 2022
non bisogna temere le elezioni di Alessandro Milito
Quando un governo cade suona subito un allarme contro le urne:
così si rischia di svilire l’appuntamento fondamentale della democrazia
A ogni crisi di governo si affaccia puntuale: lo spauracchio del voto. Non appena fa capolino la possibilità di nuove elezioni, ecco venir fuori un cordone sanitario pronto a scongiurarle, schierando i temi ormai noti a tutti. Non si può votare, serve che il governo rimanga pienamente in carica perché…
Di seguito possono essere aggiunte emergenze varie, calamità naturali, mercati finanziari crudeli, istituzioni europee esigenti, guerre, carestie, cavallette ed altre piaghe. continua
per raggiungere l’altro di Emiliano Peguiron Quattro voci, quattro testimonianze.
Conversazioni al femminile per La Rondine
Scendere in profondità nella psicologia e nell’esistenza umana, con un focus particolare e esclusivo riguardante quella femminile… è possibile? Sì, ne è la prova lampante Dialogo tra le parti (La Rondine Edizioni, pp. 116, € 9,90) che rappresenta l’esordio letterario dell’autrice Cecilia Gioia, psicologa e psicoterapeuta.
Il testo, presentato lo scorso maggio al Salone del libro di Torino, prende le mosse con la puntuale Prefazione di Paola Bisciglia, anch’essa psicologa e psicoterapeuta. Nel suo breve ma incisivo contributo si possono riscontrare diverse tematiche che pervadono l’intera opera. In primo luogo, Bisciglia sottolinea la possibilità di poter collegare a ognuno dei quattro dialoghi interiori (in ordine di apparizione: quello di Yasmin, quello di Isabel, quello di Madelaine e quello di Maria) un’opera pittorica di artisti del calibro di Dalì, Hopper, Magritte e Picasso. Quindi individua, all’interno del testo, una precisa assonanza tra il linguaggio pittorico e quello della letteratura, se non una vera e propria fusione. In secondo luogo, l’autrice della Prefazione evidenzia un filo conduttore che unisce le quattro conversazioni con il sé delle quattro protagoniste del libro: la loro intrinseca fragilità, il troppo amore che sono pronte a dispensare in un mondo ostile continua
tormentato di Costanza Parisi Una storia di affetti
“malati”, edita NeP.
Con Beatrice Donnini
Protagonista di questo lungo racconto non è solo l’amore, ma anche la profonda analisi della mente umana, in questo caso piuttosto problematica. La storia raccontata da Massimo Billia nel testo Violene (NeP edizioni, pp. 54, € 12,00), rappresenta un’analisi cruda e ben rappresentata di una persona che, dentro di sé, cela un profondo malessere. Violene, la protagonista femminile di quest’opera facente parte della “Scuderia letteraria” di Bottega editoriale, ci è presentata dal punto di vista del protagonista maschile di cui però non conosciamo il nome ed è la decisiva rappresentazione di un dolore interiore ben più difficile da sradicare.
È da considerare notevole anche la Prefazione scritta da Beatrice Donnini, nella quale analizza in maniera puntuale l’anima nascosta del testo, va oltre quindi la complicata storia d’amore tra i due personaggi. Arriva fino al cuore della situazione, unendo questo genere così particolare, a metà tra la narrativa d’amore e il fantasy, all’attualità, dando importanti spunti di riflessione sulla società contemporanea, in particolare sul rispettivo ruolo dell’uomo e della donna.
Nella Roma bella…
Il nostro protagonista incontra e si innamora di questa giovane donna, Violene, «in grado di coinvolgere e sconvolgere tutti i sensi», durante una serata divertente continua
permette di cogliere
i tratti della Resistenza di Mario Saccomanno Per 4Punte, Olimpia Capitano sostiene
di evitare dannose semplificazioni
Nel 1921, durante il XVII Congresso del Partito socialista italiano, ci fu un dibattito scaturito dalle richieste avanzate dalla Terza internazionale (Comintern). L’organizzazione, nata nel 1919 sotto l’iniziativa dei bolscevichi, aveva come scopo quello di raccogliere al suo interno i partiti comunisti in modo da espandere la rivoluzione su scala mondiale. Tra le condizioni, i celeberrimi 21 punti, spiccava l’esclusione da mansioni rilevanti delle parti riformiste e centriste in quei gruppi politici che avrebbero voluto aderire.
Il luogo in cui si tenne il Congresso fu il teatro Carlo Goldoni di Livorno. Il clima non fu affatto disteso. La maggior parte dei componenti del Psi respinsero il presupposto di allontanamento dei riformisti. continua
di un libro
“sbagliato” di Massimiliano Bellavista Ediciclo sfrutta un refuso
a suo vantaggio, in un libro
che esalta la natura
Nel nostro mondo, ci sono errori dappertutto, e il mondo delle parole e dei libri non può certo fare eccezione: persino nella prima edizione della nostra Costituzione si trovano refusi (ne abbiamo anche parlato qui), come del resto nelle prime versioni a stampa della Bibbia. continua
dall’Africa:
un dramma di Giulia Bassanello Sopravvissuto ai barconi,
Soumaila Diawara descrive
solidarietà e discriminazioni
Perché l’esigenza di raccontare? E la necessità di denunciare? Come si può dare la giusta voce al bisogno irreprimibile di tirare fuori da sé la propria storia, ciò che si è provato direttamente sulla pelle? Non si tratta di semplice retorica o desiderio di farsi compiangere, ma di una necessaria e autentica voglia di narrare continua