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A. XVI, n. 178, luglio 2022
sul “Golpe Borghese” di Emiliano Peguiron
Edito Pellegrini, scritto dal direttore Fulvio Mazza,
il libro è stato dibattuto anche al Salone di Torino
A seguito del blocco delle manifestazioni culturali causato dalla pandemia, eventi come il Salone internazionale del libro di Torino o di più piccola ma fondamentale portata come le presentazioni in luoghi di associazione e aggregazione sociale, rappresentano una boccata d’aria fresca. Si spera che questo possa veramente essere l’inizio di una vera e propria ripresa di cui la cultura e l’interazione attiva tra individui ne siano i pilastri. continua
una storia da ricostruire di Mario Saccomanno Per 4Punte edizioni un saggio
che fa luce sul secondo dopoguerra
Le elezioni politiche del 1948 videro la vittoria schiacciante della Democrazia cristiana. L’incetta di voti compiuta dal partito guidato da Alcide De Gasperi segnò uno spartiacque decisivo nella vita del paese. Il successo fu dovuto anche alla paura di una catastrofe economica e di un eventuale colpo di stato che avrebbe potuto portare la vittoria delle sinistre. Di conseguenza, dopo i risultati elettorali, la base comunista dovette registrare una sconfitta bruciante, quanto inaspettata.
Alle elezioni di aprile seguì uno scontro di classe ben più radicalizzato rispetto al periodo precedente. Infatti, tutte le forze borghesi che avevano ottenuto la larga maggioranza in Parlamento cercarono di completare la vittoria nel paese reale. Così, come reazione, in molte città si registrarono scioperi, occupazioni e scontri feroci sia nelle fabbriche e nei cantieri, sia nelle campagne.
Proprio in questo contesto la Volante Rossa – l’organizzazione antifascista che agì a Milano e dintorni dal 1945 al 1949 e che venne comandata da Giulio Paggio, il cui nome di battaglia era “tenente Alvaro” – decise subitaneamente di adeguare il modo di operare tipico della prima parte della sua storia alla nuova situazione venutasi a creare nel contesto italiano.
Per comprendere al meglio le decisive sfumature di cui si caricò un periodo storico tanto importante corre in soccorso il saggio La Volante Rossa continua
al femminile di Costanza Parisi Una raccolta di Nep
mostra i pregiudizi
sulle donne di oggi
Nel panorama contemporaneo della letteratura satirica spicca un testo di esigue dimensioni, ma non per questo meno ricco di spunti di riflessione: si tratta di Racconti in forma di satira, di Dale Zaccaria, edito da Nep edizioni (pp. 62, € 12,00).
Attraverso l’uso della satira, raccontando episodi al limite dell’inverosimile, l’autrice analizza, in vari racconti, la società contemporanea, mettendo un particolare focus sulla condizione femminile.
Signora Pinuccia…
“Protagonista” di alcuni dei racconti del testo è la Signora Pinuccia, di cui non abbiamo descrizione fisica – come di quasi tutti i personaggi che avremo il piacere di conoscere – ma che ci fa subito intuire che tipo di donna sia: decisa, autoritaria, e anche un po’ pettegola. La donna, infatti, tende a raccontare, in maniera incredibilmente esaustiva, ogni particolare delle vicende che le sono capitate, come quando è stata rapita da “una parrucca viola”, ossia una donna che indossava, appunto, una parrucca viola, aiutata in seguito da una complice. La donna rivendicava il diritto di una donna a possedere il proprio corpo, a scegliere della propria vita, inneggiando alla possibilità di riaprire le case chiuse, per poter essere maggiormente tutelata.
Agli occhi della Signora Pinuccia, quelle donne che l’hanno rapita continua
della destra di Giacomo Gaiotti Una raccolta sulla
Prima repubblica.
Per Rubbettino
Lo scopo che si pone il volume Le destre nell'Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale (Rubbettino, pp. 288, € 19,00) composto da una raccolta di saggi di Andrea Ungari e Giuseppe Parlato, è quello di analizzare lo sviluppo delle destre in Italia in una periodizzazione compresa tra la fine del secondo dopoguerra fino alla metà degli anni Novanta, più precisamente all’indomani del congresso di Fiuggi del 1995: in poche parole, l’intero arco della così detta Prima repubblica. Di quali destre? Soprattutto, perché indicare al plurale uno schieramento politico appellato solitamente al singolare?
In primo luogo, si parla di destre e non di destra, dal momento che il fascismo aveva funto continua
di un libro
“sbagliato” di Massimiliano Bellavista Ediciclo sfrutta un refuso
a suo vantaggio, in un libro
che esalta la natura
Nel nostro mondo, ci sono errori dappertutto, e il mondo delle parole e dei libri non può certo fare eccezione: persino nella prima edizione della nostra Costituzione si trovano refusi (ne abbiamo anche parlato qui), come del resto nelle prime versioni a stampa della Bibbia. continua
dall’Africa:
un dramma di Giulia Bassanello Sopravvissuto ai barconi,
Soumaila Diawara descrive
solidarietà e discriminazioni
Perché l’esigenza di raccontare? E la necessità di denunciare? Come si può dare la giusta voce al bisogno irreprimibile di tirare fuori da sé la propria storia, ciò che si è provato direttamente sulla pelle? Non si tratta di semplice retorica o desiderio di farsi compiangere, ma di una necessaria e autentica voglia di narrare continua