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A. XV, n. 168, settembre 2021
Analisi di una distorsione di Alessandro Milito
Per Infinito il controverso rapporto
tra giurisdizione e mass media
In che misura la rappresentazione mediatica di un crimine è in grado di plasmare la sua vicenda processuale? Da anni giuristi, giornalisti e criminologi si interrogano sul rapporto sempre più stretto tra processo penale e processo mediatico, tra la sentenza emessa da un giudice e quella pronunciata preventivamente dal pubblico di spettatori e lettori.
Al dibattito si aggiunge il saggio Crimini e mass media: distorsioni e suggestioni di stampa e tv nei grandi casi di cronaca nera (Infinito edizioni, pp. 160, € 13,00) di Alessandro Meluzzi, personaggio controverso dalle tante sfaccettature, tra le quali rientra quella di psichiatra e criminologo più volte ospite nei salotti televisivi. continua
ossessionata dal vedere di Mario Saccomanno Fabio La Rocca cura un volume sull’importanza
dell’immagine nella nostra interazione col mondo
L’analisi degli aspetti peculiari della nostra quotidianità non può prescindere dalla pregnanza assunta dall’immagine e dalla dimensione visuale nel contesto odierno. Infatti, l’epoca attuale è indubbiamente oculocentrica al punto che il ruolo della vista precede con sempre più insistenza ogni altro aspetto, compreso il pharmakon della scrittura, per dirla in termini platonici. Così, questo ruolo cardine del vedere, questo indiscusso primato della vista, finisce per modellare insistentemente il corpo sociale fino a contrassegnare il nostro assetto culturale.
Per questo motivo, risulta indispensabile continua
centomila di Massimiliano Bellavista Per Città del Sole
una donna nata
dalla parte sbagliata
«La protagonista principale si chiama Marisa ed è nata dalla parte sbagliata della società». Questo è ciò che dice Sergio Rizzo nella sua Prefazione al volume di Vinicio Leonetti Eroine (Città del Sole edizioni, pp. 184, € 15,00).
Un ritratto laconico si potrà dire, ma quanto mai azzeccato. Marisa è questo, una Nikita nostrana, che in una prima parte della sua vita ha conosciuto abissi d’orrore e che nella seconda cerca un riscatto. A differenza dell’eroina cinematografica francese, però, nessuno può stabilire per lei o almeno aiutarla a definire un traguardo, una direzione per raggiungere questo riscatto, questa pace definitiva. È la protagonista, Marisa, che tiene totalmente il suo destino nelle mani. In questo senso la storia sovrappone due ruoli: quello di una catena d’eventi potentemente narrati in prima persona continua
personale racconta
il colonialismo di Rosita Mazzei Un racconto di vita, edito Armando,
introdotto dal celebre Piero Angela
Aprendo, leggendo e studiando i libri di storia, siamo sempre un po’ propensi a immaginare gli avvenimenti del passato come qualcosa di estremamente distante da noi, sia temporalmente che spiritualmente, tanto da considerare vicende, personaggi e azioni come se fossero del tutto impersonali. Difficilmente riusciamo a provare un legame con i grandi uomini e le grandi donne del passato, mettendoli sullo stesso piano di ciò che ci viene raccontato attraverso le fiabe e le favole della nostra infanzia. continua
labirinti
della mente di Massimiliano Bellavista La malattia, odissea umana.
Da Rubbettino un romanzo
dai toni intensi e raffinati
«Una volta ero Flesherman. Per la verità lo sono ancora. Ma una parte di me sta franando in me stesso. È come se ai piedi della mia identità si fosse spalancato».
Il concetto di frana è quanto mai appropriato nel romanzo di Giuseppe Aloe Lettere alla moglie di Hagenbach (Rubbettino, pp. 196, € 16,00). continua
classicità e
inquietudine di Mario Saccomanno Pierfranco Bruni analizza
le attività dello scrittore.
Un saggio Pellegrini editore
Cesare Pavese è uno degli scrittori imprescindibili del panorama letterario novecentesco. Per comprendere i tratti peculiari della sua produzione e legarli agli avvenimenti principali della sua vita e alla sua tragica morte, occorre spesso fare i conti con facili ricostruzioni e numerose etichette con cui frettolosamente continua