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Anno II, n° 6 - Febbraio 2008
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Editoria varia (a cura di Anna Guglielmi) . Anno II, n° 6 - Febbraio 2008

Zoom immagine Una mini guida per il commercio equo e solidale
di Monica Murano
Lo sviluppo economico in un libro La Tortuga: una strada alternativa
che educa a essere consumatore consapevole in ogni atto quotidiano


«Ed un mercante disse: Parlaci del Comprare e del Vendere. Ed egli rispose: La terra vi elargisce i propri frutti e questi non verranno mai a mancare se solo saprete riempirvene le mani. È nello scambio dei beni della terra che troverete l’abbondanza e sarete sazi. Tuttavia se lo scambio non viene fatto con amore e generosa giustizia, condurrà alcuni all’avidità ed altri alla fame» (Kahlil Gibran, Il Profeta).

Questa è la citazione che anticipa il tema trattato da Roberto Bosio, autore del libro A misura d’uomo! Mini guida al commercio equo e solidale (La Tortuga, Prefazione di Paolo Chiavaroli, pp. 126, € 1,50), una guida che informa il singolo cittadino sul commercio equo e solidale quale approccio alternativo al mercato convenzionale, mettendo a confronto diversi fattori dello “sviluppo moderno”, che hanno segnato, e continuano a segnare, un momento storico di crisi politica, sociale, economica e umana. In merito a tale crisi l’autore scrive una riflessione di Riccardo Putrella, esperto della crisi idrica che preoccupa il mondo intero il quale mette in evidenza che «siamo costretti a constatare che i nostri paesi sono guidati da classi dirigenti che non credono (o non credono più) che il diritto alla vita appartenga (o possa appartenere) a tutti gli esseri umani.».

 

“Mercato spaccato”, commercio solidale e “Botteghe del Mondo”

Con un linguaggio essenziale e chiaramente comunicativo Bosio divulga i numeri della crescita delle disuguaglianze nel mondo, il dramma della povertà e della noncuranza della stessa, i vari aspetti della globalizzazione e delle multinazionali, di cui, attraverso accurate indagini, svela i retroscena, la corruzione disposta a “pestare” i principi etici, atta a violentare e soffocare ancora l’ambiente pur di riempirsi le tasche, avvantaggiandosi economicamente a discapito del cittadino, che paga tasse sempre più onerose, che vive disagi sempre maggiori. Tutti elementi, questi, che hanno dato vita, secondo lo scrittore, al “mercato spaccato”.

Così si appresta a spiegare cos’è il commercio equo e solidale: perché nasce, come si è sviluppato fino a oggi, quali criteri vengono adottati e quali sono i suoi obiettivi, ovvero gli aiuti concreti, la giusta informazione ed educazione ai singoli cittadini, la crescita e lo sviluppo economico, il rafforzare la coerenza teorica e pratica delle iniziative alternative, la creazione di vere e proprie società autonome, lottando contro l’influenza dell’economia dominante.

 Attraverso un po’ di storia di questo commercio, Bosio racconta la nascita delle “Botteghe del Mondo”, organizzazioni di distribuzione al dettaglio dove si possono trovare i prodotti del commercio equo e solidale, e inserisce l’elenco delle 458 “Botteghe” presenti sul territorio italiano con i rispettivi indirizzi, numeri di telefono, posta elettronica e siti web.

 

Sviluppo: capitalismo e impresa etica a confronto

Bosio, già conosciuto come autore di altre opere, tra cui mini guide e guide sul consumo sostenibile, sul turismo responsabile, sulla vacanza alternativa ecc., dopo aver sostenuto un’accesa e determinata osservazione e riflessione critica sui presupposti dell’economia e sui fallimenti politici dello sviluppo, diventa un attento ricercatore e portatore di analisi sul piano economico, sociale e culturale.

In modo schietto parla degli abusi del potere e del suo male. Contesta la mancanza di precisi impegni politici, favorendo la solidarietà, l’uguaglianza, la giustizia, la dignità umana, che non ha prezzo. È contrario al capitalismo in quanto dittatura del mercato e alla globalizzazione che «ci mostra ciò che lo sviluppo è stato e che non abbiamo mai voluto vedere», ma favorevole, invece, all’impresa etica, che contribuisce a rinnovare il pensiero con l’intento e la volontà di costruire un mercato alternativo, onesto e trasparente, il quale possa migliorare le condizioni di vita del Sud e del Nord del mondo, rispettando la cultura, le tradizioni e l’identità di ciascun popolo e che, allo stesso tempo, non aggredisca la natura. Lo sviluppo non come offesa o ingiustizia, ma come miglioramento sociale e umano per tutti. Lo stesso autore dice che «le vittime dello sviluppo pensano che l’economia sia il solo mezzo per risolvere la povertà, quando è proprio quella che la genera. Lo sviluppo e l’economia sono il problema, non la soluzione; continuare a pretendere che sia il contrario fa parte del problema. […] Si tratta di mettere al centro della nostra vita significati e ragioni d’essere diversi dall’espansione della produzione e del consumo. […] La parola d’ordine è dunque “resistenza e dissidenza” con la testa, ma anche con i piedi. Resistenza e dissidenza come attitudine mentale di rifiuto e come igiene di vita».

Una mini guida, dunque, che aiuta a essere consumatori migliori, più consapevoli del controllo sul potere d’acquisto e coscienti della responsabilità di vivere in ogni atto quotidiano.

 

Monica Murano

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n. 6, febbraio, 2008)

 

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