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Direttore editoriale: Graziana Pecora
Anno VI, n. 63, novembre 2012
Adolescenti
in crescita
di Monica Viganò
Edizioni la rondine:
scontri e confronti
tra giovani e adulti
Un libro dedicato al complicato mondo dell’adolescenza, direttamente rivolto ai giovani che attraversano questo particolare momento della vita. L’autore, Gianfranco De Lorenzo, parla loro utilizzandone lo stesso linguaggio. Per questo il volume risulta di agevole lettura e a tratti fin troppo semplicistico e colloquiale se visto da un adulto. Proprio in considerazione del target del lettore, il libro è schietto e diretto, risultando così ridotto all’essenziale onde evitare, probabilmente, inutili prolissità che potrebbero dissuadere l’adolescente dal portare a termine la lettura. Merito di questo approccio ben riuscito è sicuramente il bagaglio culturale di De Lorenzo, pedagogista e formatore con diverse esperienze in campo minorile. Oltre ad aver scritto vari articoli per la rivista scientifica Professione Pedagogista, del cui comitato di amministrazione è componente, portano la sua firma alcuni testi per il magazine Educació I Xarxa del Col·legi de Pedagogs de Catalunya. De Lorenzo è infine membro del comitato scientifico dell’American Journal on Mental Retardation (edizione italiana). In questa sede ne parliamo in qualità di autore del libro Adesso basta! I ragazzi di oggi non sono brutti e cattivi (Edizioni la rondine, pp. 124, € 10,00).
La difficile fase dell’adolescenza: punti di vista a confronto
Il libro si apre con un’analisi accurata dell’adolescenza. Partendo dalle testimonianze dirette di alcuni ragazzi, l’autore riassume quali sono le convinzioni e le considerazioni di un adolescente nei confronti degli adulti. L’intento è quello di sdrammatizzare la classica teatralità dell’adolescente nei confronti di tutto ciò che lo circonda, De Lorenzo così propone un goliardico raffronto tra un adolescente di ieri e uno di oggi. Questa sdrammatizzazione è il minimo comun denominatore dell’intero volume, che cerca di ridimensionare la prospettiva di un adolescente riportandola alla corretta dimensione di vita reale. Lo si può ad esempio denotare anche nel secondo capitolo, dedicato all’Età della felicità, un titolo decisamente ironico, considerando il contenuto delle pagine che lo seguono. De Lorenzo ancora una volta dimostra nella successione dei paragrafi come tutto ciò che coinvolge un adolescente venga vissuto con massima criticità e spesso negatività. Analizzando i fatti da un punto di vista esterno e più asettico, l’adolescente stesso si renderebbe conto di quanto riesca a esasperare situazioni di normalità assoluta.
Dall’infanzia all’età adulta. Alla ricerca della propria identità
Molto interessanti e attuali le classificazioni di genere proposte dall’autore, che cerca di far rientrare in determinate categorie varie tipologie di adolescenti.
Termina la classificazione la categoria dei “normali”, all’interno della quale non riesce a collocare pressoché alcun adolescente, sottolineando come i giovani in questa età sentano la necessità di appartenere a un gruppo per evitare di rientrare nella normalità, ossia nella mancanza di segni distintivi che consentano una loro immediata identificazione come parte di una o dell’altra fazione. È presente poi un’altra classificazione più avanti nel libro, dedicata questa volta ai vari ruoli dei componenti della famiglia. In questo caso si analizzano i genitori, i fratelli, le sorelle e le situazioni di vantaggio/svantaggio di un figlio unico.
De Lorenzo affronta anche il tema della comunicazione e in questa parte del libro, come poi anche più avanti, pone l’adulto in una posizione di difetto. Questo perché dà credito all’adolescente, non sempre immeritevole di fiducia o di attenzione. Al contrario, un adulto è portato a non ascoltare le richieste di un ragazzo reputandole di poco conto. Più avanti l’autore dedica un capitolo ai 10 Comandamenti ribadendo ancora una volta come l’adulto si ponga per diritto in una posizione superiore rispetto al ragazzo, dettandogli delle regole di comportamento. Regole che però, spesso, lui stesso è il primo a non rispettare (come il non fumare o l’imparare ad ammettere i propri errori). Anche in questo caso l’autore fa da mediatore, non colpevolizzando l’adolescente per le difficoltà di comunicazione con il mondo adulto, ma attuando una sorta di divisione delle responsabilità. Lo stesso avviene nel capitolo Perché le cazzate, dove le stupidaggini fatte dai ragazzi non sono per l’autore così incomprensibili. De Lorenzo non cerca e non trova giustificazione a questi comportamenti, ma porta alcuni esempi di atteggiamenti illogici fatti da adulti. È il caso di determinate ricerche di livello internazionale che risultano palesemente inutili, ovvie e talvolta persino profondamente errate.
Età di cambiamenti e “moti” interiori. Voce ai giovani
Il volume vuole essere un’analisi dei comportamenti di un adolescente-tipo in ogni sua sfaccettatura. Tutte le considerazioni dell’autore sono fatte dal punto di vista di un ragazzo e non di un adulto. Per questo sono sempre prive di pregiudizi e molto più obiettive rispetto a quelle dei genitori, che spesso ripongono poca fiducia nei loro figli sottovalutandoli proprio perché nella fase adolescenziale. De Lorenzo è abile nel parlare direttamente agli adolescenti, cercando di far loro conoscere un po’ di più i difetti del mondo adulto con l’obiettivo di farli sentire parte della stessa realtà. Anche gli adulti e non solo gli adolescenti sono spesso fuori luogo e inopportuni. L’approccio di De Lorenzo ridimensiona il concetto di adolescenza a una fase temporanea dell’esistenza di una persona, una fase che deve poter essere giustificata e tollerata nei suoi eccessi e nelle sue incomprensioni, così come accade per i comportamenti inadeguati ed errati degli adulti.
Monica Viganò
(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 63, novembre 2012)
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