La psicologia quantistica è una nuova branca della psicologia che coinvolge vari rami della scienza, tra cui la Programmazione neurolinguistica (Pnl). Il suo proposito è quello di aiutare le persone a migliorare la qualità della propria vita e a raggiungere i propri obiettivi mediante l’applicazione psicologica della teoria dei quanti.

Tra tutte le scoperte scientifiche del secolo scorso, una menzione particolare spetta proprio a quella della meccanica dei quanti che regola il mondo microscopico, in aggiunta alla fisica macroscopica di Newton e a quella einsteiniana dell’universo. Essa ha rappresentato una vera e propria rivoluzione della fisica classica, gettando le basi per quella moderna.

Come districarsi in questo nuovo mondo fatto di fisica e psicologia? Ci viene in aiuto il manuale di introduzione a questa disciplina scritto da Alberto Lori, Il fattore Q (Edizioni la rondine, pp. 174, € 13,00).

La consapevolezza di sé come primo passo verso i nostri obiettivi

L’autore, in modo scorrevole e dettagliato, descrive l’analisi della psiche e dei comportamenti umani sia da un punto di vista prettamente scientifico, sia da uno filosofico.

Il saggio inizia con l’esame dei modelli che ognuno di noi si crea, “mappe del territorio” che ci fanno vedere la realtà secondo il nostro personale punto di vista ma che, come Lori sottolinea, non sono “il territorio”, non sono una rappresentazione fedele della realtà.

Viene quindi introdotto il concetto della consapevolezza di sé come punto di partenza per la realizzazione dei propri desideri, dove il metodo di realizzazione rappresenta il percorso tra i due punti.

Si procede quindi alla descrizione del cervello, del suo funzionamento, e delle implicazioni che le sue reazioni hanno su di noi e sulla nostra vita. In particolar modo, si fa riferimento agli automatismi del cervello. Viene spiegato che, per il raggiungimento degli obiettivi, bisogna fissare quel pensiero positivo nella mente.

Mente e materia

Lori fa un’analisi del modello cartesiano occidentale, dualistico, dove sono separati sia Dio e mondo creato, sia materia e mente in contrapposizione al modello olistico orientale, unitario, dove mente e corpo sono uniti come manifestazione del tutto. In quest’ultima concezione la coscienza (Brahman, Sé supremo) è considerata come l’aspetto più importante della realtà, sebbene venga percepito come irrealtà fenomenica a causa del velo di Maya, l’illusorietà, che non lo fa riconoscere come realtà assoluta ed unica.

I due emisferi

Essendo la nostra neocorteccia divisa in due emisferi, sinistro e destro, tendiamo ad avere una visione dualistica delle cose. Quanto più siamo tesi, tanto più gli emisferi (che sono sede rispettivamente della razionalità e della creatività) tendono ad entrare in conflitto, non permettendoci di scorgere il tutto.

Sono quindi proposti degli esercizi per la stimolazione dell’emisfero destro, che utilizza un modo alternativo di risoluzione dei problemi rispetto al sinistro, più logico-analitico.

I quanti

Con l’introduzione del concetto di “quanto” nel discorso, si entra nel cuore del libro. Vengono spiegate le differenze tra la fisica quantistica e fisica classica, come le leggi del macrocosmo non valgano nel microcosmo. Lo stile di scrittura e il linguaggio diventano più tecnici, ma il tutto è corredato da esempi, metafore ed immagini, quindi non risulta per niente difficile seguire il filo del discorso anche se di fisica non si conosce niente di più che un’infarinatura generale.

Viene mostrato come l’osservatore influisca sull’osservato mediante vari esperimenti e come anche quel che noi potremmo ritenere “inanimato” possa in realtà reagire a stimoli ben definiti in modo non dissimile dal nostro (emblematico l’esempio delle gocce d’acqua, che cristallizzano in modo diverso a seconda del suono a cui sono sottoposte). Sono affrontati anche i discorsi del “salto quantico” e del “vuoto quanto-meccanico”, sia dal punto di vista fisico sia da quello della psicologia quantica. È davvero interessante vedere come questi concetti, che si potrebbero pensare come prettamente chimico-fisici, si adattino in modo perfetto alla psicologia.

Il collasso della funzione d’onda

La fisica quantistica, inoltre, dimostra come sia in realtà l’osservazione che fa collassare la funzione d’onda. Alcuni ricercatori fecero un esperimento: spararono una raffica di elettroni attraverso uno schermo sul quale era stata praticata una fenditura. Sulla parte opposta si creò una banda d’urto, cioè quello che ci si aspettava essendo gli elettroni delle particelle di materia. Si può ben immaginare la sorpresa degli scienziati quando, sparando una raffica di elettroni attraverso uno schermo con due fenditure non ottennero due bande d’urto, bensì un modello di interferenza, come quello delle onde. Dopo questo risultato stupefacente decisero di usare un dispositivo di misurazione per osservare quel che succedeva, e il risultato fu che l’elettrone tornò a comportarsi da particella, formando due bande d’urto sullo schermo e non più un modello di interferenza. Ne dedussero che era quindi l’osservazione che faceva collassare la funzione d’onda.

Viene spiegato come proprio questo serva anche a noi come mezzo per creare ogni attimo della nostra vita, non essendo più “schiavi” di automatismi e modelli mentali statici, non oscillando più tra passato e futuro, ma vivendo nel presente e con piena coscienza. Ovviamente il discorso è molto più articolato e dettagliato di così…

Il fattore Q riesce a trasportare il lettore in un mondo fatto di scienza e coscienza, aprendo la mente a una nuova filosofia.

L’autore del saggio: qualche informazione

Alberto Lori, esperto in Comunicazione e con quattordici anni di esperienza in Rai, è attualmente giornalista freelance e voce di alcuni documentari all’interno di programmi quali Mixer, Superquark, La storia siamo noi e Porta a porta. Gestisce inoltre il sito www.artedellacomunicazione.com, dove è possibile trovare notizie sulle sue pubblicazioni e sui suoi diversi impegni culturali, che lo hanno portato anche all’ottenimento del Master advanced in Pnl.

Francesca Folino

(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 58, giugno 2012)