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Biografie (a cura di Fulvia Scopelliti) . Anno VI, n. 55, marzo 2012

Zoom immagine Un ritratto inedito
di Tiziano Terzani
nei suoi anni verdi
di aspirante reporter

di Valentina Burchianti
Per Tea edizioni, il noto giornalista
visto da un suo amico di gioventù:
intervista a cura di Alberto De Maio


È con voce limpida e con tono cordiale e scanzonato che Alberto De Maio rievoca, attraverso un’intervista con il giornalista Dino Satriano – intervista che però ha più il sapore e l’incedere di una chiacchierata tra vecchi amici – gli anni giovanili suoi e del suo più celebre compagno di avventure: Tiziano Terzani. Grazie al punto privilegiato di osservazione, arricchito dall’affetto, dalla confidenza e dalla convivenza, De Maio rivela in Il mio fratellone Tiziano Terzani (Tea, pp. 224, € 13,00) aspetti e caratteri intimi e privati di questo personaggio ormai noto e di chiara fama internazionale, che vanno ad abbellire e a rendere più completo e brillante il quadro – già sotto i nostri occhi – del personaggio pubblico, contribuendo a renderlo anche a chi non lo ha personalmente conosciuto, più familiare e amichevole di quanto la sua immagine e il suo lavoro non abbiano già fatto.

 

Anni giovanili

L’incontro tra i due avviene sulle scale della Scuola “Normale” di Pisa, alla vigilia del concorso di ammissione, e da quel momento si protrarrà tra loro un’amicizia intensa, sincera e totale che non vedrà interruzioni, neanche quando le rispettive vite e mestieri porteranno i due a stare fisicamente lontani, separati a volte da interi continenti.

De Maio parla di tutto nel suo libro: del forte impatto iniziale con Terzani – da sempre persona dal carattere aperto e spontaneo e dall’indole curiosa e passionale – e dei suoi molteplici interessi, delle sue umili origini, del rapporto di profondo rispetto e attaccamento con il proprio paese e con la sua famiglia, della sua malattia, delle sue inquietudini culturali e politiche, dei suoi amori, della sua brillante – anche se anticonformista – carriera accademica che anticiperà la sua professione di giornalista e di scrittore. Ma De Maio racconta anche della normale vita di ragazzo di Terzani, fatta di scherzi goliardici, serate trascorse in taverna o in riunioni cameratesche con amici e compagni di collegio a lui più o meno vicini.

L’affetto e la stima da parte del nostro autore verso Terzani sono palpabili e odorano inequivocabilmente d’autentico, non solo perché il racconto è arricchito – in una sezione separata dal testo – da testimonianze fotografiche, lettere e documenti di Tiziano stesso, ma anche perché nessuna delle parole che lo descrivono suscitano il benché minimo sospetto di piaggeria, di esagerazione o di enfasi forzata. L’amicizia c’era, ed era sincera e condivisa.

 

Un’amicizia allargata

Così, grazie alle parole intrise d’amore e di nostalgia di De Maio verso il suo vecchio compagno, il lettore comincia a trovarsi di fronte – man mano che avanza nello scritto – l’immagine di un uomo a tutto tondo, caratterizzato certamente da una grande personalità, dotato senza dubbio di una superiore e non comune intelligenza, tanto carico di un’umanità familiare e amichevole che chiudendo il libro sull’ultima pagina egli può nutrire la piacevole sensazione che Terzani sia anche il suo “fratellone”. Non solo quello dell’autore ma – in generale – di chiunque abbia avuto o avrà l’occasione di avventurarsi in questa intensa biografia.

Lettura semplice e coinvolgente che sicuramente non rimarrà isolata ma spingerà colui che l’ha affrontata all’approfondimento nei confronti di questo straordinario individuo, delle sue idee, del suo impegno pacifista, della sua vita. Quello che De Maio lascia a chiunque di Terzani e del suo lavoro abbia magari solamente sentito parlare, è di certo la voglia di leggere qualcosa scritto di suo pugno, al fine di poter coltivare e arricchire di particolari questa bella e coinvolgente amicizia – nata anche per il lettore – tra le pagine di questo libro.

 

Valentina Burchianti

 

(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 55, marzo  2012)
Collaboratori di redazione:
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi
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