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Direttore editoriale: Giovanna Russo
Anno VI, n. 53, gennaio 2012
Mediterraneo
fra tirannia
e rivoluzione
di Maria Grazia Franzè
Maghreb: fra tradizione
e desiderio di riscatto
dai regimi. Da Donzelli
«Ognuno di questi Stati ha indubbiamente caratteristiche peculiari, che lo rendono diverso da tutti gli altri, tanto che tra gli specialisti resta aperto il dibattito sull’esistenza del cosiddetto Maghreb e di un’identità nordafricana». Queste sono le considerazioni presenti nell’Introduzione del saggio che vuole essere uno studio dove si è deciso di «privilegiare la visione geografica e geopolitica, che mette in luce, per tutti gli Stati del Nord Africa, comuni problematiche scaturite dalla continuità geografica e dalle necessità dettate dalla geopolitica: condivisione dei mercati, definizioni delle frontiere, immigrazione e sicurezza». L’Africa mediterranea. Storia e futuro. Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Mauritania e Sahel (Donzelli editore, pp. XIV-226, € 17,50), a cura di Karim Mezran, direttore del Centro studi americani di Roma e docente presso il Bologna Center della Johns Hopkins University e la John Cabot University; Silvia Colombo assistente di ricerca presso l’Istituto affari internazionali e dottoranda in Scienza della politica presso l’Istituto italiano di Scienze umane di Firenze, Saskia van Genugten, ha lavorato al Ministero degli Affari esteri all’Aia ed è consulente di diverse società internazionali; è strutturato in due parti: la prima, con una serie di capitoli dedicati a ciascun paese dell’Africa mediterranea per conoscere singolarmente i luoghi, spesso rinomati a causa di sommosse o conflitti politico-sociali; la seconda, costituita dai capitoli che spiegano le relazioni tra l’Africa mediterranea e l’Occidente, delineandone gli aspetti macroeconomici che hanno portato allo sviluppo dei luoghi stessi.
Prima i “casi nazionali”
Il primo capitolo del libro, scritto da Massimo Campanini, parla ampiamente dell’Egitto: luogo che sembra essere indirizzato verso un nuovo tempo. L’autore del capitolo scrive: «Mentre scrivo queste righe, il popolo egiziano ha concluso solo la prima parte della sua rivoluzione: ha costretto all’asilo il rais, mentre l’esercito ha assunto i pieni poteri per guidare la (possibile e potenziale) transizione di un trentennio di autocrazia alla democrazia». Per tali motivi il paese vive in un periodo di cambiamento, anche se le ipotesi e gli interrogativi sulla nuova stabilità sono tante.
Nella sezione in cui si parla dell’Algeria, è indispensabile sapere prima di tutto che, in un passato non molto remoto, tutti i cambiamenti sono stati ostacolati, soprattutto perché c’è sempre stato un equilibrio interno molto fragile. Quindi, in virtù di questo, il futuro è nelle mani della transizione generazionale all’interno della vita politica stessa.
In merito alla Libia, invece, «contrariamente a quanto generalmente sostenuto dalla maggior parte di studiosi ed esperti, – e cioè che il regime di Mu’ammar Gheddafi fosse sufficientemente solido da poter contenere il disagio sociale ed economico che in altri paesi aveva iniziato a creare problemi alla stabilità dei regimi – le rivolte sono arrivate in maniera drammatica fino al cuore del paese».
Luogo che invece si trova in una fase estremamente delicata è il Marocco che vive, attualmente, al limite fra tradizione e modernità: se da un lato le riforme promesse dalla monarchia potrebbero risollevare lo stesso da tensioni sociali ed economiche, dall’altro diventa necessario e indispensabile capire come deve essere il sostegno svolto nel contesto di una stabilità politica interna molto fragile.
Discorso a parte è fatto per la Mauritania e il Sahel, legati da rapporti transazionali riguardo la proliferazione delle attività criminali di Al-Qaeda e dove: «a meno di una responsabile politica di sviluppo da parte dei tanti paesi coinvolti nella macroregione e della comunità internazionale, la polarizzazione dello scontro sarà inevitabile, alla luce dello spostamento dei baricentri geopolitici del continente, che vede gli interessi statunitensi e francesi convergere sempre più verso l’Africa Occidentale».
Il regime di Ben Ali, fortemente autoritario e repressivo, che ha governato stabilmente la Tunisia per oltre ventitré anni, è stato abbattuto lo scorso 14 gennaio 2011 da una mobilitazione popolare. Nel saggio, questo studio è affrontato a partire dall’analisi del passato della Tunisia, delle cause e contingenze che hanno portato alle ribellioni contro la politica di Ben Ali dedicando, infine, una parte alle transizioni politiche e alle prospettive future per un’eventuale democrazia.
Visione globale dei fatti
La parte seconda dello studio è suddivisa in tre capitoli: L’Occidente di fronte all’Africa e l’economia globale; Il Nord Africa e l’economia globale; Le e-rivoluzioni e le nuove regole della politica araba, all’interno dei quali è possibile capire non solo il tipo di relazione fra un paese e l’altro, ma anche come il mondo occidentale si relaziona con esso, dato che: «le rivolte esplose sulla costa meridionale del mediterraneo sono una cartina al tornasole dell’atteggiamento occidentale, per molto tempo ambiguo, nei confronti di questa regione. […] Non solo sono emersi imbarazzanti legami personali tra élites politiche occidentali e dittatori nordafricani, ma, ancor peggio, le reazioni che si sono avute alla crisi non hanno fatto altro che erodere la credibilità del discorso normativo occidentale, fondato essenzialmente sulla promozione della democrazia e sulla difesa dei diritti umani, sulla condanna dei regimi repressivi, della corruzione e dei clientelismi».
Maria Grazia Franzè
(www.bottegascriptamanent.it, anno VI, n. 53, gennaio 2012)
Lidia Palmieri, Patrizia Piperis, Pamela Quintieri
Giulia Adamo, Maria Elisa Albanese, Simona Antonelli, Marika Balzano, Claudia Barbarino, Anna Borrelli, Valentina Burchianti, Maria Assunta Carlucci, Camilla Manuela Caruso, Alberto Cazzoli, Cinzia Ceriani, Guglielmo Colombero, Giulia Costa, Patrizio D'Amico, Veronica Di Gregorio Zitella, Maria Rosaria Ferrara, Elisabetta Feruglio, Vilma Formigoni, Federica Franco, Maria Grazia Franzè, Annalice Furfari, Manuela Gatta, Simona Gerace, Barbara Gimigliano, Francesca Ielpo, Giuseppe Licandro, Rosina Madotta, Jacqueline Maggio, Daniela Malagnino, Stefania Marchitelli, Paola Mazza, Maria Chiara Mazzillo, Annalina Mesina, Sonia Miceli, Francesca Miletta, Elena Montemaggi, Sara Moretti, Lara Parisella, Giuseppina Pascuzzo, Giusy Patera, Graziana Pecora, Anna Picci, Serena Poppi, Giuseppe Pulvirenti, Cinzia Randazzo, Mariastella Rango, Francesca Rinaldi, Alessia Rocco, Luciana Rossi, Annalisa Scifo, Mirko Scilla, Fulvia Scopelliti, Adele Spadafora, Roberta Tiberia, Filomena Tosi, Laura Tullio, Andrea Vulpitta, Carmine Zaccaro
Francesco Mattia Arcuri, Monica Baldini, Giulia De Concilio, Rita Felerico, Maria Grazia Franzè, Annalice Furfari, Angela Galloro, Agata Garofalo, Simona Gerace, Daniela Graziotti, Mariacristiana Guglielmelli, Mària Ivano, Antonella Loffredo, Rosina Madotta, Manuela Mancuso, Luisa Grieco e Mariangela Rotili, Mariangela Monaco, Pamela Quintieri, Cecilia Rutigliano, Fulvia Scopelliti, Alba Terranova