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Anno II, n° 7 - Marzo 2008
Quando l’informazione è vera passione civile:
dall’eutanasia, al giornalismo, alla pubblicità
Nella vita quotidiana molti temi ci toccano e, fra essi, la distanza sempre maggiore tra noi esseri umani (sensibili) e l’esterno. Insieme a ciò c’è da notare come la nostra vita biologica sia cambiata e quanto antropologicamente i nostri affetti abbiano inciso, visto che in un mondo precario anche le garanzie irrazionali cadono. E questo mutamento emotivo richiede un adeguamento alla società che ha reso materiali anche i nostri sentimenti. In questo senso Bottega Scriptamanent cerca di discutere anche quelle problematiche legate alla precarietà dell’esistenza, legate per esempio a quelle malattie che rendono l’uomo infermo, e ponendosi così il kierkegaardiano aut aut di vivere o morire.
La posizione principale della home page, infatti, grazie all’estro critico di Giuseppe Licandro descrive quanto una scelta di questo tipo possa essere eticamente “pesante”. L’autore recensendo Non sono un assassino. Il “caso Welby-Riccio” francese (edito da LucidaMente/inEdition) a cura dell’Associazione “LiberaUscita”, con la collaborazione di Valérie Péronnet, ci permette di riflettere su un tema delicato qual è quello dell’eutanasia, che ha fatto molto discutere in Italia in tempi recenti (chi non ricorda il caso di Piergiorgio Welby?).
Subito dopo Clementina Gatto dimostra che anche la letteratura può essere impegnata nel sociale e in particolare nella diffusione della legalità come valore. E lo fa occupandosi dell’ultimo libro di Antonio Nicaso, uno dei maggiori studiosi della criminalità organizzata internazionale, dal titolo Senza onore, pubblicato da Pellegrini.
Su questa stessa linea d’onda Martina Chessari ha letto per noi La strategia vincente del generale dalla Chiesa contro le Brigate Rosse e la mafia (Edizioni Associate) di Gianremo Armeni, che rappresenta un importante contributo per capire a fondo cosa si nascondeva realmente dietro i fenomeni di violenza organizzata che colpirono l’Italia negli anni Settanta.
Annalice Furfari, invece, effettua uno spostamento (apparente) di spazio e di tempo. Grazie a lei ci trasferiamo in Medio Oriente, in un luogo dove la vita perde valore e in un lontano 2015 di una “terza guerra mondiale” narrati nel testo Raishja di Antonio Cracas (Falzea editore), dove compaiono i sanguinosi, e non solo, orrori bellici. Sarà solo fantascienza?
Cambiamo poi argomento per abbracciare quello della biografia, grazie a un testo edito da Rubbettino intitolato Omosessuali di destra di Marco Fraquelli. Ad analizzarlo è Roberta Santoro, che ci ha reso al corrente di tipologie di rapporti a quanto pare esistenti nella nostra politica, ma nello stesso tempo celati.
E di autobiografia si occupa Beniamina Callipari che ripercorrendo la storia di un uomo “sedentario”, narrata nel libro Cambiarsi per correre (Edizioni Associate) di Alfredo Donatucci ci racconta quanto lo sport appunto può stimolare l’esistenza e renderla decisamente migliore. Cambiarla ovviamente sì, ma prima di tutto comprenderla. Questo sembra il fine ultimo.
Quindi dalla precarietà della vita alla valorizzazione di essa. Dall’infermità alla cura: questi i temi principali del nuovo numero di Bottega Scriptamanent.
Vicende quotidiane e solidarietà nelle nostre rubriche
Parliamo ancora di biografia nella rubrica Storia contemporanea grazie al contributo di Carmine De Fazio che ha recensito Le 5 settimane di Giuseppe Zangara. L’uomo che avrebbe voluto uccidere Frank Delano Roosevelt (Klipper edizioni) di Blaise Picchi, raccontando la triste vicenda di questo emigrato calabrese.
In Problemi e Riflessioni Alessandra Sirianni ci racconta di un luogo, non molto lontano da noi, dove a combattere sono le bambine. Savané. Bambine soldato in Costa d’Avorio (Infinito edizioni). Il saggio nasce dall’esperienza di alcuni partecipanti alla missione umanitaria di “Soloterre Onlus” ed è il primo libro in Italia a raccontare la terribile realtà delle giovani ivoriane che vengono private dell’infanzia e dell’innocenza e si trovano ad accettare una femminilità e un ruolo sociale prestabilito.
Andrea Vulpitta, invece, in Politica ed Economia ha letto per noi un libro di Nicola Giovanni Grillo Rifiuti S.p.A. fra ecomafia e mafia delle autorizzazioni (Geva Edizioni), dove sono evidenziati grossi problemi ambientali, oramai all’ordine del giorno.
Nella rubrica Filosofia e Religioni Arianna Cavalnese discute del cammino interiore tormentato di Laura De Luca nel suo Perché sono un’atea cristiana (Sovera). Mentre Alessandro Tacconi nel box di Letteratura, recensisce un volume di Italo Maione , Da Nietzsche a Benn. Poeti tedeschi tradotti da Italo Maione pubblicato da Editoriale Bios, ovvero una summa della poesia tedesca moderna, in cui traspaiono tutti gli umori neri di un’epoca conscia di un declino e di profondi turbamenti esistenziali; invece per Editoria varia ha letto Indiani. Ritratto di un popolo edito da Neri Pozza, di Sudhir e Katharina Kakar, per uno stimolo in più per chi avesse voglia e/o nostalgia di vacanza nel “gigante” asiatico.
Nella rubrica Comunicazione e Sociologia Alessandro Crupi si occupa di giornalismo e pubblicità: due settori che si occupano di centrare target differenti e che, per tale ragione, devono rimanere separati e indipendenti l’uno dall’altro. E lo fa prendendo spunto da un’analisi di Franco Abruzzo che, giustamente, pone l’allarme sulle commistioni (tentate e realizzate) fra l’uno e l’altra.
Ancora, per Civiltà letteraria Maria Paola Selvaggi ha letto per noi la raccolta di scritti di Giuseppe Bianco, dal titolo Chiedilo all’amore (Albus Edizioni), ponendo l’accento sul sentimento amoroso come via di fuga da un mondo in cui al grande progresso scientifico e tecnologico corrisponde una sempre maggiore perdita di importanza dell’essere.
Infine, per Un sito al mese gli occhi rimangono sbarrati sulle immagini che accompagnano le parole, frasi brevi ma ricche di significato e un profondo malessere che scuote le anime di tutti i lettori, cliccando su www.sositalia.it; le problematiche affrontate, ci dice Mariflo Multari sono quelle dei bambini più disagiati, cercando un modo per renderli felici.
Auguriamo ancora una volta ai nostri affezionati utenti una buona lettura con la speranza che Bottega Scriptamanent sia anche questa volta utile per trarre sempre stimolanti spunti di riflessione.
Fulvio Mazza
(www.bottegascriptamanent.it, anno II, n, 7, marzo 2008)