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Direttore editoriale: Mario Saccomanno
A. XVIII, n. 205, nov. 2024
Un racconto
di adolescenza
e vera amicizia
di Paola Zagami
Dalla casa editrice Bimaris
la coinvolgente avventura
della “Squadra Randagi”
Trascurata, se non relegata, ai margini del mercato editoriale, la narrativa per ragazzi si pone necessariamente il problema di trovare stili e tematiche che possano rivelarsi allettanti agli occhi delle nuove generazioni. Al contrario di quanto dimostra inesorabilmente il pubblico adulto, la lettura per i giovani italiani rappresenta ancora una valida alternativa per trascorrere il proprio tempo libero, in grado di fornire modelli oltre che tanto quanto il cinema, la musica e il web 2.0, dominato dall’interazione virtuale.
Se alcuni testi tradizionali e ormai datati reggono degnamente la concorrenza delle novità librarie – si pensi a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry, recentemente riproposto sotto forma di cartone in 3D –, chi scrive oggi rivolgendosi a un pubblico under 14 deve attingere alla modernità fatta di tecnologia, internet e racconto scandito per livelli, proprio come un videogioco. A mostrare questo tipo di ricerca letteraria è Operazione Archemoore (Bimaris edizioni, pp. 224, € 15,00).
L’autore è Stellario Cama, giovane graphic designer messinese, che in giro per l’Italia si occupa anche di comunicazione. Con il suo romanzo esordisce come scrittore inaugurando il primo titolo del catalogo di Bimaris edizioni, casa editrice messinese fondata dalla giovane Francesca Frisone. La felice commistione tra la narrativa e la grafica video ha portato anche al book trailer di Operazione Archemoore, innovativo strumento promozionale che va diffondendosi anche in Italia.
Illustri modelli di riferimento
Ad animare le vicende del romanzo sono gli adolescenti Andy, Luca e Tony. I tre formano
L’accidentato percorso che i protagonisti affrontano ricorda, a lettori e amanti del cinema più anziani, alcune pietre miliari tra le storie di formazione per ragazzi. In primo luogo viene in mente il racconto – diventato un film nel 1986 con la regia di Rob Reiner – Il corpo, tratto dalla raccolta di Stephen King, Stagioni diverse. Se in Operazione Archemoore viene meno la componente drammatica, particolarmente spiccata nel racconto di King, l’elemento in comune è senza dubbio l’elogio dell’amicizia in giovane età sottesa in entrambi i racconti. Valori positivi e buoni sentimenti non sviliscono la carica di intrattenimento necessaria al dipanarsi della trama. Ed ecco che il ritmo molto serrato della storia fa pensare a I goonies, il film del 1985 diretto da Richard Donner e incentrato sulle avventure di una strampalata banda di adolescenti.
Un ritratto degli adolescenti di oggi
Nel libro di Stellario Cama c’è spazio non solo per misteri avventurosi, da scoprire pagina dopo pagina, ma anche per l’attenzione alle dinamiche adolescenti-adulti armoniosamente delineate senza appesantire la trama.
I protagonisti non sono dei bulli ignoranti, ma dei giovani abituati a porsi domande su ogni cosa che li circondi. Se gli adulti non si rivelano all’altezza delle loro aspettative, possono sempre ripiegare sul conforto e il confronto con i propri coetanei.
Rispetto ai più grandi – che come il loro nemico, il comandante Donovan, dimostrano scarsa inventiva e poca flessibilità – i giovani dipinti da Stellario Cama riescono con rapidità a trovare soluzioni a qualsiasi tipo di problema. Questa duttilità è certamente influenzata dal rapido apprendimento della tecnologia, tra hackeraggio vero e proprio e interattività virtuale.
Inoltre, come sottolinea l’autore, anche dalla realtà più depressa e deprimente possono nascere ottimi spunti e giovani pieni di entusiasmo. È il caso dei protagonisti del libro, immersi nella sconsolante realtà di Altamira, un paesino che ricorda le periferie di molte città: «I tetti del borgo, tutti addossati, giocavano a prevalere gli uni sugli altri in una foresta di antenne, comignoli, lucernari e terrazze, superati solo dal campanile della chiesa di San Michele, che sorgeva a monte del piccolo centro abitato. Rintocchi di campane si perdevano nella brezza che saliva dal mare, correndo accanto alle finestre rischiarate da televisori accesi e all’insegna sfrigolante dei pochi locali dove ancora qualche vecchio pescatore conversava animatamente davanti all’ultimo boccale di birra».
E allargando ulteriormente la prospettiva, il medesimo discorso vale per tutti i giovani provenienti da realtà prive di occasioni, ma non per questo arresi alla mediocrità.
Paola Zagami
(www.bottegascriptamanent.it, anno V, n. 43, marzo 2011)
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi