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A. XVIII, n. 205, nov. 2024
e le amnesie nelle indagini di Ivana Ferraro
Per Città del Sole edizioni, il libro di Lavorato
sul primo omicidio politico della ’ndrangheta
Un omicidio di chiaro stampo ’ndranghetista, in dinamica e concertate azioni giudiziarie. Si puntano i fari sulla gestione dell’inchiesta giudiziaria: «Si decise di cancellare la matrice politico-mafiosa. Carte scomparse per negare la verità». Il contesto storico, la liberazione dei boss e l’attacco dei clan «galvanizzati» ai comunisti: quattro delitti senza colpevoli. Una nuova chiave di lettura a 44 anni dai fatti. Ecco cosa ci presenta il libro/inchiesta di Giuseppe Lavorato Peppe Valarioti. Il primo assassinio politico compiuto dalla ’ndrangheta continua
è fare del bene a se stessi di Antonio D'Angelo Edito Infinito, nel testo di Cicchi e Morelli vengono
mostrati i tratti del Moloch famelico della droga
Diverse sono le esperienze umane che possono travolgere l’esistenza, rendendo questo nostro passaggio terreno un vero e proprio inferno. La droga è una di queste, è un Moloch famelico che si mangia tutto, ruba il posto degli affetti, delle passioni, dei desideri e dello stesso istinto di sopravvivenza.
L’attività più che quarantennale delle comunità ci racconta come, nel corso del tempo e attraverso l’impegno di migliaia di persone, si possa combattere la piaga della tossicodipendenza.
Difficile stabilire quale dipendenza rappresenti la malattia o il sintomo di un malessere che si manifesta mediante l’uso e l’abuso di alcol o droghe. continua
conseguenze
di ogni azione di Alessandra Sabbatini Edito da Pellegrini,
il polifonico libro
scritto da La Rosa
È la notte del 4 maggio 1981, Sara ha sedici anni, è poco più di una bambina, eppure si trova ad affrontare una delle prove più impegnative nella vita di una donna: un parto, difficile e doloroso, in un luogo per lei estraneo, lontanissimo da casa e dagli affetti; solo la sua mamma Beatrice a tenerle la mano e a darle coraggio.
Con quest’immagine intensa e amara si apre il romanzo di Antonella La Rosa, Il rumore dei pensieri (Pellegrini Editore, pp. 356, € 16,00), che affronta con grande delicatezza il tema dell’amore, della famiglia, dell’amicizia e della maternità.
La vicenda è ambientata in Calabria, la terra d’origine dell’autrice, che ne descrive con vivide pennellate i colori, i profumi, i sapori e le tradizioni, regalandoci una scenografia nitida e vibrante, resa ancora più autentica e variegata dall’alternarsi delle stagioni nei vari periodi dell’anno.
Il passato torna a bussare alla porta
A quasi quarant’anni da quel difficile evento che ha segnato la sua adolescenza, Sara è una donna serena e realizzata, ha un bel lavoro in una casa editrice, un marito meraviglioso che la ama moltissimo, una continua
tra villaggi storici
e molteplici colori di Ivana Ferraro Per Infinito, Spinola si sofferma
sulla cultura di una terra senza tempo
Una narrazione affascinante e profonda che riesce a trasportare il lettore in un mondo dove i colori diventano specchi di storie e culture millenarie. L’approccio dell’autrice: uno sguardo che va oltre la superficie, alla ricerca di significati nascosti e connessioni tra paesaggi, persone e memorie.
Con la stesura di Blu Tunisi. Viaggio nella città e nei suoi cinque storici villaggi (Infinito edizioni, pp. 178, € 16,00) Francesca Spinola ha la precipua volontà di rivelare non solo una narrazione geografica e culturale, ma un vero e proprio viaggio intimo, capace di evidenziare esplicitamente la complessità di un luogo che spesso è stato crocevia di civiltà e scambi culturali.
Il fil rouge della narrazione
Il filo conduttore di questa narrazione è il colore blu, simbolo per eccellenza della città maghrebina, delle sue celebri porte, che diventa una metafora potente di un’identità storica e culturale, ma anche di un percorso di scoperta personale. Il blu, che «sospende il tempo» come sottolinea Spinola, richiama l’antica arte continua
da passare
in punta di piedi di Antonio D'Angelo Edito Bertoni, il romanzo
di Mariarosaria D’Andria
sul tempo e sulla memoria
Nonostante preferisca passare le vacanze con i suoi amici a Ischia, Teresa, per amore del marito e dei suoi figli, accetta di trascorrere ancora una volta le ferie a Castillo, paese natìo di Vincenzo, suo marito. Ad attenderli ci sono la suocera, i cognati, i nipoti, le amiche e il solito tran-tran della vita di campagna.
Avrebbe trascorso il proprio tempo a tavola con mammà o ad ascoltare le chiacchiere e i pettegolezzi di paese, nei pomeriggi al bar, e la sera avrebbe fatto lo struscio in attesa del giorno in cui sarebbe tornata a casa, a Napoli.
L’estate del 1974 ci racconta un’Italia attraversata dal dramma della lotta politica armata e distante pochi anni dalla tragedia fascista. Teresa scoprirà che per la sua famiglia (o quella di Vincenzo) continua
delle staffette
partigiane di Ivana Ferraro Per Infinito, Gambetta
racconta gesta valorose
compiute nella Resistenza
Un’opera che si colloca con forza nel filone della narrativa storica e dell’impegno civile di una parte della grande cronaca patriottica: la Resistenza italiana. Essa è illustrata da una prospettiva del tutto originale e ancora poco raccontata: quella delle donne partigiane che, sfidando non solo l’occupazione nazifascista ma anche le rigide convenzioni sociali dell’epoca, scelsero di lottare per la libertà pedalando sulle loro biciclette, strumenti di ribellione e di speranza.
Lorenzo Gambetta, nel suo romanzo Pedalando per la libertà. La Resistenza controvento delle Partigiane (Infinito, pp. 80, € 13,00), intriso di dettagli storici accurati e di una forte tensione narrativa, rende omaggio a queste importanti figure della nostra storia, rivelando la loro forza, il loro coraggio e la loro determinazione. continua
Elisa Guglielmi, Ilenia Marrapodi